Nick: T-34 Oggetto: UN ALLEATO NEGAZIONISTA Data: 24/2/2006 11.5.54 Visite: 79
Borrell contro il negazionista alleato di Berlusconi. «Sono indignato per lo scetticismo dimostrato da un membro del Parlamento europeo, Luca Romagnoli, sull'esistenza delle camere a gas durante la seconda guerra mondiale». Josep Borrell, presidente del Parlamento europeo, non nasconde la sua profonda irritazione per le dichiarazioni revisioniste del neofascista Luca Romagnoli, alleato di Berlusconi alle prossime elezioni politiche con la sua formazione Fiamma Tricolore In un’intervista televisiva, il deputato neofascista ha detto: «Se le camere a gas sono mai esistite? Francamente non ho nessun mezzo per poter affermare o per negare». «Tali dichiarazioni, - ha detto il presidente del Parlamento europeo - mettendo in dubbio la veridicità storica dell'esistenza delle camere a gas, sono assolutamente inaccettabili. Non si può mettere impunemente in dubbio l'Olocausto. Affermando di non sapere che le camere a gas siano servite per uccidere esseri umani, - ha concluso Borrell - egli insulta la memoria dei sopravvissuti, dei testimoni e i parenti delle vittime dell'epurazione etnica nazista». Borrell, nel silenzio assoluto degli esponenti del centrodestra, da Berlusconi a Casini, è l’unica voce istituzionale che si leva contro le ignobili parole del Romagnoli. Che giovedì pomeriggio, nel tentativo un po’ troppo tardivo di correggere le sue dichiarazioni, non ha trovato di meglio che ribadirle. «Sono stato travisato e frainteso» si infiamma adesso e punta i piedi l’europarlamentare. Ma nel tentativo di mettere i puntini sulle i, anche se pare impossibile, aggrava ulteriormente quanto detto. «Io non ho offeso nessuno» premette e poi rilancia: «Non faccio lo storico, faccio politica. Sulla tragedia del popolo ebraico non ho mai inteso manifestare dei dubbi, ma di camere a gas non mi sono mai occupato, non mi sento né di negarle né di affermarle. La storia è una scienza e ogni scienza può aggiornarsi e acquisire nuove documentazioni, revisionare». E di Mussolini, delle leggi razziali emanate dal governo fascista nel '38 che ne pensa? Lo incalzano i giornalisti: : «Furono un errore – risponde serafico Romagnoli - però dettato dalla contingenza storica». Insomma, possono essere giustificate? «No, non le giustifico ma cerco di dare un'interpretazione». Proprio in mattinata il presidente della Repubblica Ciampi, all'inaugurazione del museo ebraico nella Sinagoga di Roma, rispondendo (anche se non esplicitamente) alle dichiazioni di Romagnoli, aveva ammonito: «Così come nessun uomo della mia generazione può dimenticare la tremenda giornata del rastrellamento degli ebrei di Roma, nessuno può dimenticare la shoah». fonte: http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=47630 "..a nuje10 e consorte romantici e bolscevichi [cit.].."
http://ilmiocurriculum.splinder.com CHI NON HA MEMORIA NON HA FUTURO: http://www.fondazionecipriani.it/carlo.htm |