Nick: POESIA_ Oggetto: il SUO regolamento... Data: 25/2/2006 1.9.37 Visite: 24
REGOLAMENTO Art. 1. CARATTERISTICHE Il curling è un'attività sportiva svolta sul ghiaccio a scopo agonistico senza finalità di lucro, ed alla quale partecipano indistintamente donne e uomini. Art. 2 APPARTENENZE La specialità del curling è parte integrante della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (FISG), rappresentata in seno al Consiglio Federale come previsto dall'art. 24 dello Statuto. In campo internazionale la FISG, tramite rappresentante da essa nominato, aderisce e fa parte dei seguenti organismi: - World Curling Federation (WCF) - European Curling Federation (ECF) - Royal Caledonian Curling Club. Art. 3 AFFILIAZIONI E TESSERAMENTO Le Società che intendono svolgere attività agonistica nazionale ed internazionale devono affiliarsi alla FISG. Con tale atto le società accettano, senza riserva, per sé e per i propri associati ed atleti, lo Statuto ed i Regolamenti Federali. Detta affiliazione va annualmente rinnovata entro il 30 settembre e comunque prima di ogni attività agonistica secondo le disposizioni emanate in merito dal Consiglio Federale (C.F.). Art. 4 TECNICI ED AUSILIARI 4.1 La Commissione Tecnica o Commissario Unico (CTNC) è l'organismo incaricato di disciplinare l'attività agonistica e organizzativa del settore. I suoi compiti sono riportati negli artt.162 e 163 del "Regolamento Organico Federale" (ROF). 4.2 Per una migliore conduzione tecnica, previa delibera del C.F., su proposta della CTNC, il Settore può avvalersi di un Direttore Tecnico Sportivo (DTS) con i compiti stabiliti all' art. 164 del R.O.F. 4.3 Istruttori sono quei tecnici che dopo aver frequentato i corsi federali previsti superano positivamente i relativi esami . La loro formazione e successiva attività è trattata nel "Regolamento per la formazione degli istruttori di curling" Ed. 1999. 4.4 I Giudici fanno parte del Gruppo Ufficiali di Gara della FISG ed hanno la sovrintendenza della competizione a loro assegnata. Le loro incombenze sono regolate nel "Regolamento G.U.G. Settore Curling" in armonia con quanto dettato dal "Regolamento Internazionale della WCF". 4.5 L' Ice-maker è il tecnico competente e garante della praticabilità dei campi e degli attrezzi di gioco (stone, pedane, tabelloni, tappeti). Interviene prima della competizione preparando la grafica sulla piattaforma ghiacciata e, successivamente, durante la gara, per mantenere i campi nella situazione idonea del gioco. Art. 5 CATEGORIE ATLETI La specialità è suddivisa in cinque categorie di atleti : 5.1 Master: appartengono alla categoria, senza distinzione di sesso, tutti gli atleti che prima del 1° Luglio dell' anno di tesseramento abbiano compiuto il 45° anno d'età. 5.2 Senio : appartengono alla categoria, senza distinzione di sesso, tutti gli atleti che prima del 1° Luglio dell' anno di tesseramento abbiano compiuto il 21° anno d'età. 5.3 Junior: appartengono alla categoria, senza distinzione di sesso, tutti gli atleti che prima del 1° Luglio dell' anno di tesseramento abbiano compiuto il 16° anno d'età. Art. 6 ATTIVITA' AGONISTICA ED ATTI CONSEGUENTI. Per attività agonistica s'intende quanto stabilito dalle disposizioni di cui all'art. 3 del ROF e per atti conseguenti le disposizioni dell' art. 5/11 del ROF e dagli artt. 8c e 16 comma 4° dello Statuto Federale. 6.1 In campo nazionale le società partecipano alle seguenti manifestazioni: Campionato Italiano Assoluto Maschile (qualificazione e finali) (C.I.As.M.) Campionato Italiano Assoluto Femminile (qualificazione e finali) (C.I.As.F.) Campionato Italiano Juniores Maschile (qualificazione e finali) (C.Ju.M.) Campionato Italiano Juniores Femminile (qualificazione e finali) (C.Ju.F.) Campionato Italiano Ragazzi (qualificazione e finali) (C.I.R.) Campionato Italiano Esordienti (qualificazione e finali) (C.I.E.) Campionato Italiano Misto (qualificazione e finali) (C.I.M.) Campionato Italiano Individuale (qualificazione e finali) (C.I.In.) Coppa Italia (Cop.It.) Previa delibera federale, la CTNC può affidare l'organizzazione delle suddette competizioni a società e/o comitati che ne fanno richiesta 6.2 In armonia con l'art. 149 del R.O.F. è compito dei Comitati Regionali la promozione e l'organizzazione dei campionati regionali. Le società, con l'autorizzazione della FISG possono organizzare la Cop.It., tornei nazionali ed internazionali. 6.3 Le rappresentative nazionali, in armonia con le disposizioni dei competenti organi internazionali, partecipano alle seguenti manifestazioni: - Giochi Olimpici Invernali a cura del C.I.O. - CampionatI del Mondo Maschile e Femminile a cura della W.C.F. - Campionato del Mondo Juniores Maschile e Femminile a cura della W.C.F. - Campionato d' Europa Maschile e Femminile a cura della E.C.F. - World Junior Challenge Game a cura della Nazione ospitante. CAPO II - REGOLAMENTO PER IL GIOCO DEL CURLING Art. 7 APPLICAZIONE Tutte le regole e norme sono applicate entro la giurisdizione della W.C.F., della E.C.F. e della FISG Art. 8 CAMPO DA GIOCO 8.1 Ove possibile, il campo di gioco (rink) viene tracciato in una struttura coperta con refrigerazione artificiale in accordo con il diagramma (allegato 1) 8.2 La staffa, con doppio appoggio, di modello e misura omologati dalla W.C.F., è collocata sulla linea del piede (foot-line) con il bordo interno a cm 7,6 dalla linea centrale (center-line) in maniera che tutti gli stones siano posizionati in fase di lancio sulla linea di centro. 8.3 Il tabellone segnapunti è posizionato fuori dal campo ed è composto da tre fasce orizzontali. In quella centrale sono scritti i numeri dall' 1 al 20 e rappresentano il punteggio. Su quella superiore ed inferiore, una per squadra, si posizionato dei cartellini numerati che rappresentano le mani fatte e vengono collocati in corrispondenza del punteggio conseguito. Art. 9 CARATTERISTICHE DELLO STONE Lo stone è di un particolare granito di forma circolare con una parte concava ai due poli. La circonferenza può raggiungere i 91,44 cm e l'altezza non può essere inferiore a cm 11,43. Completo di impugnatura e bullone lo stone non dovrà superare Kg. 19,96. Art. 10 FORMAZIONE DELLE SQUADRE 10.1 All'inizio di una competizione ogni squadra dovrà comporsi di quattro giocatori tesserati con la stessa società e ciascuno di essi lancerà, alternativamente con l'avversario, due stones per ogni mano. Nel caso in cui siano iscritti cinque giocatori essi potranno essere utilizzati alternativamente ogni qualvolta lo skip o l'allenatore lo ritenga necessario, limitatamente alle norme di sostituzione (art.22) Non è concesso iniziare una competizione schierando meno di quattro atleti e non è concesso in nessun caso continuare il gioco con meno di tre giocatori. 10.2 La successione dei giocatori stabilita da una squadra durante la prima mano, dovrà essere rispettata per tutta la durata della partita. 10.3 Alla prima mano, l'inizio del gioco viene deciso tramite sorteggio tra le squadre avversarie successivamente l'inizio toccherà alla squadra che avrà vinto ogni precedente mano. La squadra che inizia il gioco sceglie le stones che manterrà per tutta la partita. 10.4 Quando un giocatore, per malessere o infortunio, oppure per qualsiasi altra ragione pertinente, è impossibilitato a continuare il gioco in una partita, il suo skip può: - terminare la partita in corso ed iniziare ogni successiva partita con i rimanenti giocatori, nel qual caso i primi due dovranno lanciare tre stones ciascuno; - avvalersi di una riserva qualificata (5° iscritto) per la partita in corso all'inizio della mano successiva, o all' inizio della partita successiva; 10.5 Per riserva qualificata s'intende un atleta tesserato con la medesima società. La riserva, se entra a partita iniziata, dovrà giocare nel ruolo del sostituito. 10.6 Un giocatore che ha lasciato la partita per malattia, incidente o altra valida emergenza, potrà rientrare nella propria squadra in qualsiasi momento della partita, se però nel frattempo è stato rimpiazzato da una riserva, il giocatore potrà rientrare solo nella partita successiva. 10.7 Nessuna squadra potrà fare più di una sostituzione in una partita (art. 22.2). 10.8 Nessun giocatore potrà utilizzare calzature ed equipaggiamento che possano danneggiare la superficie del ghiaccio. 10.9 Qualora una società partecipa con più di una squadra, ai fini dei voti plurimi, viene considerata solo quella meglio classificata. Art. 11 I GIOCATORI 11.1 Nella squadra sono quattro ed assumono i ruoli di: - lead è il primo giocatore al lancio - second lancia per secondo - third lancia per terzo - skip è il capo squadra ed ha l'esclusiva direzione del gioco; può giocare nel ruolo che desidera rispettando l'art. 10.2 11.2 Quando è il suo turno di gioco, lo skip dovrà scegliere uno dei propri giocatori perché agisca in sua vece (viceskip) ; costui dovrà conservare tale compito per tutta la durata della partita. Allo skip è concesso di ritornare in casa (house) per brevi consultazioni. 11.3 Solamente gli skip o colui che momentaneamente ha tali funzioni (viceskip), possono stare dentro la casa (house). Lo skip che dirige la squadra che sta giocando ha la scelta del piazzamento che non dovrà essere impedito dallo skip avversario; dietro la linea del bersaglio (tee-line), invece, per quanto riferibile all'azione di scopa (sweeping), entrambi godono degli stessi diritti. 11.4 I giocatori, eccetto lo skip ed il vice, non possono sostare dietro la house, bensì devono piazzarsi tra le due linee (hog-line) che limitano le zone protette (free guard zone), tranne ovviamente quando devono agire di scopa o lanciare il proprio stone. 11.5 Per uscire momentaneamente dal rink un giocatore deve informare il giudice di campo e naturalmente il proprio skip. La partita non subirà comunque nessuna interruzione. Può essere prevista un'interruzione a metà partita per la pulizia del rink in competizioni in cui il tempo disponibile non è precedentemente determinato. Art. 12 LO STONE : MODALITA' DI LANCIO ED APPLICAZIONI 12.1 Un giocatore destro dovrà eseguire il lancio dalla staffa (hack) sull'appoggio a sinistra della center-line, mentre un mancino dovrà eseguirlo su quella che sta alla destra della stessa linea. 12.2 Nella fase di lancio lo stone deve essere abbandonato dalla mano prima che esso tocchi la più vicina hog-line. Se il giocatore vìola tale linea, lo stone dovrà essere rimosso dalla squadra impegnata o dal giudice di linea che ha rilevato il fallo. Se lo stone ha colpito un altro stone, quello lanciato sarà rimosso dal gioco ed ogni stone spiazzato dovrà essere rimesso al punto d'origine a soddisfazione dello skip avversario. Lanciare lo stone in modo corretto significa anche permettere al giudice di linea di verificare il momento del distacco della mano. 12.3 Nel caso di violazione della hog line, vanno applicate le seguenti procedure: primo ed unico avviso sarà dato dal Capo Giudice all' inizio della gara (art. 27.9). Successivamente ogni infrazione che può verificarsi durante la partita farà si che lo stone debba essere eliminato dal gioco secondo le disposizioni del giudice. 12.4 Uno stone che nel lancio non sia stato abbandonato dalla mano del giocatore e che non abbia raggiunto la vicina tee-line, potrà essere lanciato nuovamente dalla staffa. 12.5 Ciascun giocatore dovrà essere sollecito a lanciare non appena gli tocchi il turno senza riservarsi troppo tempo per farlo. Qualora il Giudice ritenga che il gioco ristagni senza motivo avviserà lo skip della squadra in difetto di effettuare i lanci entro 30" pena l'eliminazione dello stone. 12.6 Qualora un giocatore lanci uno stone della squadra avversaria, lo sostituirà sul posto con uno della propria squadra. 12.7 Se un giocatore lancia uno stone fuori turno, questo sarà immediatamente rimosso dal gioco e restituito al giocatore per essere lanciato al proprio turno. Quando l'errore viene rilevato dopo che lo stone si è fermato o ha colpito un altro stone, la mano (end) continuerà come se non ci fosse stato errore. Il giocatore che ha saltato il turno lancerà lo stone rimasto come ultimo stone della mano per la propria squadra. 12.8 Qualora non si riesca ad individuare il giocatore causa dell'errore di turno, allora il lead della squadra in fallo dovrà lanciare in quella mano per la propria squadra, per ultimo, lo stone rimasto. 12.9 Qualora due stones di una squadra fossero lanciati in successione nella stessa mano, lo skip avversario rimuoverà l'ultimo stone giocato, rimpiazzando ogni stone mossa a sua completa soddisfazione. Lo stone rimosso potrà essere rilanciato in quella mano, per ultimo, dal medesimo giocatore. 12.10 Qualora un giocatore lanci tre stones nella stessa mano, questa continuerà come se non ci fosse stato errore ed il quarto giocatore della squadra in fallo giocherà un solo stone. 12.11 Se uno stone dovesse rompersi durante il gioco, sarà posizionato un altro stone al posto del frammento maggiore in modo che il punto più vicino al bersaglio (button) sia coperto dal nuovo stone che il giocatore potrà usare nelle successive mani (ends). 12.12 Uno stone che si rovesci nella sua corsa o che si fermi sul fianco o sull' impugnatura sarà immediatamente rimosso dal gioco. 12.13 Quando un' impugnatura si sgancia durante il lancio, il giocatore è autorizzato a ripetere il lancio. 12.14 Uno stone lanciato che non giunge a superare completamente la linea del maiale opposta (hog line), sarà rimosso immediatamente dal gioco, a meno che nella sua corsa non abbia toccato un altro stone in posizione di gioco valida. 12.15 Uno stone che oltrepassi completamente la linea di fondo (back line) sarà immediatamente rimosso dal gioco. 12.16 Uno stone che tocchi la linea o bordo laterale (side line o side board), sarà immediatamente rimosso dal gioco. 12.17 Uno stone che oltrepassi la side line e termini la sua corsa entro il rink rimarrà in gioco. 12.18 Nessuno stone potrà essere misurato con lo strumento finchè l' ultimo stone della mano si sia fermato. Sarà soltanto il giudice di campo, se richiesto, a misurare e a decidere. Unica eccezione : può essere richiesto l'intervento del giudice di campo per stabilire la posizione o meno di uno stone in zona protetta (free guard zone). |