Nick: MosFERRARI Oggetto: trolley generation Data: 27/2/2006 11.28.45 Visite: 49
da piccolo mio nonno mi portava a lungomare a passeggiare. ricordo un giorno, seduto su una panchina, un giovane carabiniere. aveva con sè una valigia; era seduto sulla punta della panchina, busto in avanti, già proteso alla partenza e certamente non rilassato; aveva le gambe divaricate, le mani che reggevano la testa, e lo sguardo basso, fisso a guardare a terra. era triste. mio nonno me lo indicò, e mi fece notare che magari doveva partire per destinazioni lontane e luoghi sconosciuti, forse doveva lasciare la famiglia, e la fidanzata, e incontrare nuove persone. mio nonno era italiano d'istria e fu mandato militare, giovane ufficiale, qui giù. oggi, il servizio militare è ormai desueto, e il rapporto della nostra generazione con la valigia - le nuove, più comode valigie - e i viaggi è davvero diverso. siamo la generazione del trolley. ci vedi trascinare questi parallelepipedi pieni di panni, saponi e sogni, per le strade di città straniere eppure simili alla nostra; ci vedi alla stazione in attesa del treno che ci porta al lavoro o in viaggio di piacere. già, perchè ormai il lavoro non lo si trova più nel proprio quartiere, e anche le fidanzate non sono nostre vicine di casa. saliamo e scendiamo l'italia e l'europa alla ricerca di non si sa che. incrociamo gli sguardi e sappiamo riconoscerci. la gente ci osserva con una certa tenerezza, moderni carabinieri a presidio, questa volta, della nostra libertà, delle nostre scoperte, della nostra vita, che ci piace così, incasinata, senza un letto fisso, senza una ragazza fissa, con le nostre poche certezze chiuse in un trolley della samsonite...
|