Nick: thecrow75 Oggetto: Missione di pace!!! Data: 15/11/2003 3.0.15 Visite: 227
CITTA' DEL VATICANO - ''Profondo dolore'' e preghiera per uomini che ''hanno perso la vita nell'adempimento generoso della loro missione di pace'', vicinanza alle loro famiglie, ''ferma condanna'' per la violenza. Le idee espresse da Giovanni Paolo II nel telegramma di cordoglio al presidente Ciampi per le vittime di Nassiriya riecheggiano nelle numerose prese di posizioni espresse dal mondo religioso, a partire dalla Chiesa italiana, secondo la quale, il terribile attentato ''rende ancora piu' urgente l'impegno da parte di tutti per debellare la piaga del terrorismo''. ''Non e' tempo di recriminazioni'', ha commentato nel pomeriggio il cardinale segretario di Stato Angelo Sodano. In molti interventi si rileva il contrasto tra la violenza scatenata e la missione di pace che i militari stavano svolgendo. Per due volte il Papa sottolinea il compito che stavano svolgendo i militari italiani: ''missione di pace'' e ''servizio di quella popolazione cosi' provata'', accanto alla ''piu' ferma condanna per questo nuovo atto di violenza, che, aggiungendosi ad altri efferati gesti compiuti in quel tormentato Paese, non ne aiuta la pacificazione e la ripresa''. ''La condanna del terrorismo e' totale - ha ribadito il cardinale Sodano - perche' non e' con questa via che si possono far valere i propri diritti''. ''Espressione di una logica disumana che fa scempio della vita'' titola L'Osservatore Romano che all'attentato ha dedicato la sua prima pagina. ''Si e' consumato sul territorio iracheno - commenta il quotidiano - un altro atto in cui trova terribile ed inquietante espressione la disumana logica della guerra, o del dopoguerra, che fa scempio della vita umana, del suo valore e della sua dignita'''. ''Vicinanza e solidarieta' a tutte le forze militari e civili del nostro Paese impegnate nelle varie iniziative per promuovere la pacifica convivenza dei popoli'' sono espresse anche dalla Cei. ''Il loro intento - ha ricordato dal canto suo mons. Angelo Crotti, cappellano del Comando generale dei Carabinieri - era quello di mantenere la sicurezza e instaurare un ordine democratico ed evitare azioni di sopruso e violenza e nel contempo poter aiutare le popolazioni e le famiglie bisognose''. Di fronte alla tragedia, mons. Angelo Bagnasco che e' il capo dei cappellani italiani, invita a ''superare le divergenze circa la presenza italiana nei teatri di guerra'' ed a ''conoscere meglio e apprezzare l'opera di pace e di sicurezza dei nostri soldati che non e' mai disgiunta da un atteggiamento umanitario. L'opinione pubblica - commenta - conosce poco quello che di buono i militari italiani fanno, in Albania, in Iraq, in Afganistan, nei Balcani''. Il buon rapporto che i nostri militari hanno realizzato con la popolazione e' stato ricordato, ed e' significativo, da esponenti cristiani iracheni. ''Sono profondamente addolorato - ha detto l'arcivescovo dei caldei di Bassora, monsignor Djibrail Kassab - per quanto accaduto ai militari italiani a Nassiriya: gli iracheni apprezzano il loro lavoro e li rispettano. Ho avuto occasione piu' volte di rendermi conto che la nostra gente e' contenta per la presenza dei vostri connazionali''. Sono stati ''colpiti gli amici del popolo iracheno'' ha aggiunto padre Philip Naijm, iracheno, procuratore del Patriarcato caldeo presso la Santa Sede, il quale si e' detto ''sconcertato da tanta violenza che colpisce soldati italiani impegnati nella nobile missione di aiutare il popolo iracheno a risollevarsi e a ritrovare la pace e la stabilita'''. P.S. MISSIONE DI PACE! NON APPOGGIO INCONTRASTATO ALL'AMERICA E ALLE FORZE DELLA COALIZIONE.....CRITICARE E' FACILE!!!! P.S.2 ONORE AI NOSTRI EROI, W L'ITALIA!!!! |