Nick: zaanit Oggetto: A tal proposito Data: 2/3/2006 13.47.34 Visite: 29
volevo postarlo nel mio topic.. ..ma qui può andar bene uguale http://alex321.splinder.com/post/7267907 (per le ftoo, fate riferiemnto direttamente al link) .: Ricordi di tempi passati :. Tra poco vado via, e starò lontano dalla connessione alla rete fino a domenica sera :) Prima però... ho una piccola cosa da raccontare, e da lasciare qui per il fine settimana. Sulla scia del post di ieri, dove ho voluto parlare dell'argomento, ovviamente mi sembra il caso, oggi, di precisare che non sto parlando, almeno non del tutto, di aria fritta. Che non è una buona aria, lo si è capito, ma non è puzza di frittura, quella che si sente... Insomma, ho scritto delle cose un po' pesanti, per cui mi tocca mostrare che forse non è fantascienza. Ovviamente, non ho alcuna intenzione di parlare di cose che non so, preferisco quindi focalizzare su un qualcosa, magari anche piccolo, infinitesimale nel quadro drammatico di cui ho parlato ieri; una gocciolina, ma di cui sono a conoscenza, visivamente e soprattutto olfattivamente (ancora il discorso dell'aria che non odora di fritto). In particolare, racconterò di un ricordo di gioventù. Non ho nulla di certo e di risolutivo tra le mani, per cui posso postare qui solo delle osservazioni parziali. Non ho prove. Posso solo insinuare dubbi. Tenetelo ben presente, che non ho prove. Prima di tutto, vorrei inquadrare geograficamente la scena. Per farlo, muoviamoci sulla base di elementi certi, ed usiamo le mappe satellitari di google, in modo tale che ogni cosa che mostro sia ripetibile da chiunque in ogni momento. Partiamo da questa bella foto: Anche chi non c'è mai stato, riconosce a colpo d'occhio il golfo di Napoli. Infatti per ottenerla basta andare su google maps, e digitare come query di ricerca "Naples, Italy", e poi cliccare su "satellite". Purtroppo non sono bravo, sono anzi un emerito imbranato, con il software di grafica, per cui non sono stato in grado di mettere i nomi di alcuni luoghi in modo non sfocato :) Come si noterà, oltre a Napoli ed al Vesuvio, ho voluto evidenziare due località di cui ho parlato nel post di ieri: Pomigliano d'Arco e Acerra. Nella foto ci sono anche altre località di cui ho parlato ieri: Sant'Anastasia e Somma Vesuviana sono i due centri tra Pomigliano d'Arco ed il vulcano, Marigliano è sul bordo destro della foto, in corrispondenza della scritta rossa "Pomigliano d'Arco". Andiamo a focalizzare proprio sull'area tra Pomigliano ed il Vesuvio, che è quella che obiettivamente conosco meglio, e guardiamo questa seconda foto: Cerchiamo di orizzontarci, nel casino che ho fatto con nomi e frecce sfocate, tra i centri abitati e le infrastrutture presenti. Per prima cosa invito a notare come, nonostante sia una zona "di provincia" e considerata "campagna", la densità abitativa sia vistosamente alta. I centri abitati sono molto vicini, e tutti molto grandi, almeno 20.000 abitanti ciascuno. In alto, ho segnato con le frecce rosse l'autostrada A16 Napoli-Bari, che passa per Pomigliano d'Arco e per Castelcisterna (sì lo so, il nome sulla foto è illegibile...). Le frecce gialle, invece, indicano il raccordo autostradale Napoli-Pomigliano, che unisce il Centro Direzionale di Napoli con lo stabilimento Fiat Auto di Pomigliano, e poi prosegue verso la zona industriale di Acerra. Le frecce verdi indicano invece il cantiere (in opera) del tratto Napoli-Salerno della TAV. Già, mica qualcuno crede che la TAV sta solo in Val di Susa e al Mugello? C'è anche a monte del Vesuvio, e la stanno costruendo, ovviamente male e con tanto di scempio ambientale. Con la differenza che qui, piuttosto che protestare, ci si affida a San Gennaro (ed è un progresso! Prima ci si affidava a Maradona). Le frecce blu indicano la superstrada Napoli-Somma Vesuviana-Ottaviano-Angri, che praticamente aggira il Vesuvio dal lato dell'entroterra. Proprio lungo questa superstrada, che ho percorso migliaia di volte, ho indicato un punto preciso, tra Pomigliano, Sant'Anastasia e Somma Vesuviana. L'ho indicato con una freccia viola. Vorrei focalizzare prorpio su questa freccia viola, che non indica la casa dove abitavo (e dove abita tuttora la mia famiglia). La casa dove abitavo si vede nella foto, ma ho preferito non evidenziarla :))) Si trova comunque a circa 1 Km dalla freccia viola. Google ci aiuta e ci permette di zoomare ancora: Stavolta la freccia viola è diventata un'ellisse viola. Siamo arrivati alla nostra meta... Le altre frecce hanno gli stessi colori della foto precedente: in verde il cantiere TAV, in blu la superstrada Napoli-Somma Vesuviana-Ottaviano-Angri. Al centro del cerchietto viola si vede un rettangolino scuro. Sembra una piscina vero? Ebbene, è davvero una piscina. Si trova all'interno di un centro polisportivo privato, che non ha solo una piscina (anzi ne ha due), ma ha anche un maneggio, una palestra, ed un ottimo bar. Il tutto è situato a sud della superstrada, che lo costeggia. Ora, è il momento di fare un grosso salto all'indietro nel tempo.... Località situata ad un Km dal cerchio viola, data imprecisata (non ricordo), nell'estate 1993. Sera tardi. Sì sì lo so, ero giovane all'epoca. Mi ci volevano ancora dei mesi per arrivare ai 24 anni, ero uno studente universitario mosso da varie curiosità, e la sera d'estate facevo quel che fanno tutti i 23enni: me ne stavo con gli amici in un parco all'aperto a sorseggiare una birra. All'improvviso, doveva essere da poco passata la mezzanotte, iniziammo a percepire nell'aria, prima quasi impercettibile, poi via via più forte, un odore strano. Non era del tutto un cattivo odore, fastidioso sì, ma non un qualcosa di irrespirabile. Assomigliava vagamente all'odore dell'acqua nella quale vengono tenute a bagno le olive bianche. Avete presente, quando passate davanti ai venditori di olive, specie nei mercati, quell'odore che si sente accanto ai barili pieni di olive bianche? Ecco, un odore simile. Non quell'odore, ma un odore che mi ricordò per associazione di idee la scena di un mercato pieno di banchi di olive. L'idea non venne solo a me, infatti dopo un po' un mio amico disse: "Ma che succede? Qualcuno si è messo a cambiare l'acqua ad un quintale di olive?" Io, da buon fisico, ho sempre retto poco o nulla la chimica.. magari un buon chimico che legge queste pagine potrebbe dare un'idea di cosa potesse essere, così, giusto come analisi olfattiva. Quel che è certo è che non stiamo parlando di aria fritta, poichè odore di frittura non se n'è sentito, al limite si potrebbe star parlando di aria alle olive. Dopo un po', ci convinciamo che non sono olive, e che la somiglianza è solo vaga. Un paio di noi decidono di tornare a casa, essendo ora tarda, ed anche di chiudere le finestre. Restiamo in tre. Le tre teste incoscienti. Io, A. e C., compagni di avventure folli in gioventù, finchè i casi e le strade della vita non ci hanno separati. Cosa possono fare tre ragazzi maschi di età compresa tra i 20 e i 25 anni alle due del mattino in presenza di un fenomeno olfattivo di questo tipo? Chiamare l'ASL? Noooo! Chiamare i carabinieri? Nooooo! Quel che fanno i tre ragazzi è guardarsi in faccia e dirsi in coro: "Prendiamo l'auto, seguiamo l'odore e vediamo di che si tratta!" L'auto in questione era una vecchia fiat 126 verde, di proprietà di C., il più giovane di noi, che si mette alla guida, con me accanto ed A. sul sedile posteriore, e partiamo. Percorriamo un chilometro, e ci accorgiamo che l'odore diminuisce, allora invertiamo la marcia e pian piano, a tentativi, arriviamo in un punto dove l'odore è fortissimo. Sembrava di esserci dentro. Quel punto era davanti all'ingresso del Centro Polisportivo di cui ho parlato. Zoomiamo ancora con google, e guardiamolo nella sua interezza. L'immagine originale di google maps, completa, dintorni compresi, sta qua. Ho comunque lasciato la scala visibile in alto a destra, per dare l'idea delle dimensioni. Ci siamo trovati noi tre, sul bordo meridionale del Centro Sportivo, che è circondato di blu. Sulla parte bassa, al centro, dove ci sono gli alberi in corrispondenza della piscina più grande. Eravamo lì e l'odore era fortissimo. Ora non sapeva neanche lontanamente di olive. Ma neanche di fritto. Cercando di capire qualcosa, ci spostiamo verso ovest, sull'angolo sinistro del Centro Sportivo, se si osserva la scala in alto a destra, si intuisce che eravamo a circa 100 metri dalla superstrada, e infatti dal punto in cui ci trovavamo la superstrada si vedeva. Non ci saremmo accorti di nulla, e ce ne saremmo andati impuzzolentiti e basta, se non fosse stato per il camion. Già, il camion. Un rumore di motore diesel in avvicinamento. Ma piano, molto piano, non correva. "Strano che va così piano, di solito in superstrada corrono", dice C. "Infatti tra poco vedremo i fari transitare davanti a noi", aggiungo. Quei fari non li abbiamo mai visti. Abbiamo visto solo i fari rossi di coda e non sulla superstrada, ma dall'altra parte. Su quella stradetta sterrata che si vede giusto sopra la superstrada stessa, accanto all'area al centro nel rettangolone viola. Il camion, di quelli scoperti sopra, un autoarticolato con rimorchio ribaltabile, si è allontanato, ha voltato a sinistra, sotto la seconda area viola in alto, ed è svanito nella notte. Strano a dirsi, ma A. ha intuito subito una cosa: "Non è che stanno scaricando qualcosa?" C.: "Qualcosa... cosa?" A.: "Per fare questo odore..." Avremmo potuto rimetterci in macchina, aggirare la superstrada, prendere la stradina che passa tra le due aree viola ed andare a vedere... Invece ci mettemmo in macchina e ce la demmo a gambe, scappando dritti via da lì. Non sapremo mai se davvero qualcuno stava scaricando qualcosa oppure no. Il resto... dopo la nostra fuga, non si può dire, almeno non ora (seguiranno aggiornamenti?). Il ricordo pubblico successivo è direttamente a casa mia, quando alle 4.00 del mattino ho fatto una doccia perchè mi sentivo quell'odore addosso. E poi la mattina dopo, in piena estate, con un sole forte e 35 gradi, mia madre che rientra dal balcone e chiude i vetri dicendo: "Ma qua fuori si sente un tremendo odore di acqua di olive, e per giunta salmastre, direi!" Tempo dopo, sono passato davvero, di giorno, per quella stradetta tra le due aree viola. Cosa c'è? Semplice: esattamente quel che si vede dalla foto di google, terreno smosso. Smosso. Da chi? Da cosa? Ruspe? Boh. Chissà. Le frecce rosse indicano dei campi coltivati. Principalmente pomidoro. Buon appetito, al prossimo ragu. Una persona di cui ho già parlato nello scorso post, l'assessore, tempo fa ha chiesto all'ASL di zona un'analisi del terreno. Non mi è noto se ha ottenuto dei risultati, mi è nota solo la storia dei figli a scuola. Zoomando al massimo con google non si vede di più, l'immagine diviene sfocata. Altre ipotesi non ne faccio ;) In ogni caso, se qualcuno che legge si offre volontario, potremmo sempre.. andare a dare uno sguardo, magari in un fine settimana di primavera :) Che ne dite? Oltre questo, quante, tra le persone che leggono questa pagina, almeno una volta nella vita hanno visto una scena anche lontanamente simile? Un camion che scarica materiale in aperta campagna, odori strani e forti nell'aria, rumori di ruspe di notte, ecc. ecc.? Forse... non è più tempo di silenzio. Chi ha avuto esperienze del genere, le racconti. Qui o sul proprio blog o dove gli pare. Raccogliamo un po' di storie? Oggi A. fa l'autotrasportatore, spero non di rifiuti tossici :))) C. è morto di tumore due anni fa. Un fiore rosso sulla sua tomba.
|