Nick: Full. Oggetto: Bimbo rapito Data: 3/3/2006 21.15.26 Visite: 123
PARMA - "Dategli il farmaco, è un salvavita che non può essere interrotto". E' l' appello accorato dei genitori di Tommaso alle persone che hanno in mano il loro bambino. A diffondere l' appello dei due genitori è l'avvocato Claudia Pezzoni, amica di famiglia che in queste ore è vicino alla coppia in questura. "Il bambino ha un problema, ed è grave - spiega il legale - deve assumere una terapia di Tegretol due volte al giorno per un dosaggio complessivo di 6 millilitri, 3 al mattino e 3 alla sera in formato sciroppo". I genitori, tramite l' amica, chiedono quindi ai rapitori di premurarsi che il bambino segua correttamente la sua terapia farmacologica, che non può essere assolutamente interrotta, pena la messa in pericolo della vita del bambino. "E' abbastanza facilmente reperibile - ha aggiunto l' avvocato - basta farsi fare una ricetta". I genitori di Tommaso Onofri, il bimbo rapito ieri sera dalla sulla abitazione a Casalbaroncolo, nelle campagne di Parma, vengono sentiti in queste ore nella Questura della città emiliana, dove sono arrivati verso l' alba. Per gli inquirenti il caso è difficile da inquadrare, e tutte le ipotesi restano aperte, anche se nessuna sembra essere al momento più credibile delle altre. Da un lato, infatti, ci sono dubbi su un rapimento a scopo di estorsione, e non sono giunte ai familiari richieste di denaro successive al rapimento. La famiglia Onofri non è peraltro - sottolineano ambienti investigativi - talmente abbiente da poter essere obiettivo di un rapimento di una banda organizzata, che potrebbe gestire con competenza il rapimento di un bimbo così piccolo. D' altro canto, però, anche le modalità della rapina suscitano perplessità. Stando al racconto dei due genitori, Paolo Onofri e Paola Pellinghelli, i ladri hanno preso i 150 euro che la madre di Tommaso ha estratto dal suo portafogli, la casa non è stata rovistata (tanto che un orologio di valore non è stato portato via, e nemmeno i telefoni cellulari) e non è stata praticata eccessiva violenza nei confronti dei familiari del piccolo. Un rapimento anomalo, ma allo stato la versione data dai due genitori mostra riscontri positivi che la fanno ritenere credibile. In particolare, nei colloqui con gli inquirenti i genitori non hanno mostrato contraddizioni e la loro versione dei fatti è stata confermata totalmente anche dal figlio maggiore, che ha otto anni. Sembra infine definitivamente accertato che l' auto trovata qualche ora dopo il rapimento nei pressi di un casolare, a circa un chilometro di distanza dal casolare dove Tommaso è stato sottratto, non sia collegata alla vicenda. Tra l'altro il padre del piccino avrebbe detto agli inquirenti di non aver sentito rumori esterni, come quelli di un'auto in fuga, dopo il sequestro.
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