Nick: schism Oggetto: recensione Data: 4/3/2006 10.28.55 Visite: 33
Nell’ attuale panorama musicale indipendente c’è qualcosa che sta iniziando a brillare, mi riferisco ai TIKAL, gruppo romano di recente formazione.Il frutto di questo sodalizio artistico è per il momento un bel demo composto da quattro pezzi.Ad un primo ascolto la potenza vocale del cantante (Alessandro) salta all’orecchio in particolare nel pezzo non-graphic tautology e sia per timbro che per impostazione ricorda in un certo modo Maynard Keenan dei Tool.Continuando con l’esplorazione del demo si possono apprezzare le atmosfere oniriche che grazie al sapiente uso degli effetti sulla chitarra colpiscono la nostra immaginazione, notevoli anche i chiaroscuri ritmico-melodici che i nostri ragazzi sono in grado di generare in pezzi come clochard. La vena più psichedelica del gruppo si materializza nella prima parte della suite oblium, che potrebbe essere il sottofondo in un rito di qualche nuovo culto mitraico tranne per il fatto di essere risvegliati bruscamente dalla potenza vibrante della seconda parte. Senza dubbio è da lodare lo sforzo dei TIKAL di superare sia il provincialismo che affligge la maggior parte delle band emergenti che il tipico machismo tutto doppio pedale di un certo ambiente metal. In definitiva i TIKAL piacciono e nonostante siano ancora legati ai loro gruppi ispiratori sono convinto che la pratica live e la creatività che hanno dimostrato li porteranno ad essere non più una brillante rivelazione del nostro panorama ma una luminosa certezza. |