Nick: T-34 Oggetto: INTERVISTA SU CALIPARI Data: 4/3/2006 14.40.58 Visite: 76
raq. Ex agente a RaiNews24: la Nsa sapeva dove era Calipari. Martino: fu colpa del fato. Letta: no, vogliamo la verita'. "L'Nsa, la National Security Agency, la più importante agenzia di sicurezza americana sapeva esattamente la posizione di Nicola Calipari al momento della sua uccisione". E’ l’accusa lanciata da Wayne Madsen, ex agente del Nsa, in un'intervista rilasciata all'inviato di Rai News 24 Sigfrido Ranucci. Madsen, parlando dell'ex agente del sismi ucciso a Bagdad poco dopo la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, ha affermato di avere notizie certe provenienti dai suoi ex colleghi di lavoro su quanto è accaduto la sera del 4 marzo del 2005. "L' Nsa - spiega Madsen - in una zona di guerra come quella dell' Iraq, ha un registro con tutti i numeri dei telefoni cellulari, le frequenze usate e i nomi delle persone, che vengono monitorate continuamente". Madsen è stato agente segreto sotto la presidenza Reagan, con il compito di proteggere i dati sensibili degli Usa da eventuali intrusioni dell' ex Unione Sovietica. È stato consulente della commissione europea sul sistema d'intercettazione Echelon, di cui Madsen ha rivelato la funzione dei satelliti per la telefonia mobile nell'ambito delle intercettazioni. Polemica nel governo Ieri si è svolta a Roma la commemorazione ad un anno dalla morte di Calipari, agente dei servizi segreti italiani ucciso da una pattuglia americana mentre portava all’aeroporto di Baghdad Giuliana Sgrena dopo averla liberata. Ma la celebrazione ha fatto scoppiare una polemica nel governo italiano. In mattinata il ministro della Difesa Antonio Martino ha imputato al fato l’uccisione di Calipari. Non accetta questa tesi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta: "Ora bisogna agire per conoscere la verità ed è quello che facciamo. E' vero che anche la provvidenza guida e governa il mondo, ma senza contrastare mai il principio della libertà e della responsabilità. E la responsabilita' impone all'uomo di conoscere e agire coerentemente e conseguentemente. Anzi, di agire per conoscere. E' quello che abbiamo fatto, che continueremo a fare per rendere onore alla memoria di Nicola, per rendere giustizia e verità alla sua famiglia e al nostro paese". "Solo così - ha concluso il sottosegretario alla presidenza del Consiglio - potremo onorare concretamente, e non soltanto a parole, la memoria di un grande servitore dello Stato che e' stato per noi di esempio in vita e che rimane di esempio per le future generazioni". fonte: http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=60242 "..a nuje10 e consorte romantici e bolscevichi [cit.].."
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