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Oscar: miglior film dell'anno è «Crash», delusione per la Comencini
Nella notte più lunga per il cinema americano è finita pari. Non poteva essere altrimenti senza un film che spiccasse su tutti e con molte produzioni piccole (per la realtà hollywoodiana), coraggiose, poco politicamente corrette. Crash di Paul Haggis ha vinto l'Oscar come miglior film dell'anno. Quasi un premio collettivo per il potente affresco razziale su Los Angeles di questo sceneggiatore al debutto dietro la macchina da presa. E una sorta di passaggio di testimone da Clint Eastwood, visto che un anno fa Haggis veniva premiato per la sceneggiatura di Million Dollar Baby. Il film si è aggiudicato anche il premio per il montaggio e per sceneggiatura originale (di Haggis e Bobby Moresco). Il grande favorito della vigilia, la storia d'amore tra cowboy a Brokeback mountain, che nei mesi aveva fatto incetta di premi, si ferma anche lui a tre Oscar. Uno, importante, per la regia di grande respiro di Ang Lee (il primo asiatico nella sua categoria). Altri due per la colonna sonora di Gustavo Santaolalla (che batte il compositore italiano Dario Marianelli per Orgoglio e pregiudizio) e la sceneggiatura non originale dei veterani di Hollywood Larry MacMurthry e Diana Ossana.
Ma i membri dell'Academy sembra non abbiano dimenticato nessuno. Philip Seymour Hoffman (nessuna sorpresa) ha vinto la statuetta come miglior attore in Capote, per la sua mimetica interpretazione dello scrittore Truman Capote. Ha dedicato il premio alla madre «che ha cresciuto quattro figli da sola, te lo meriti». Miglior attrice Reese Whiterspoon, la June Carter cantante country e moglie del mito Johnny Cash in Walk the Line. Va bene che la stampa americana l'ha definita la nuova Julia Roberts ma è stata un peccato averla preferita a Felicity Huffman, straordinaria nell'interpretazione del transessuale di Transamerica. Aveva capito tutto o era solo scaramantico? George Clooney, tre candidature tra cui quella alla regia per Good Night and Good Luck ha ricevuto il premio come miglior attore non protagonista in Syriana. Nel ringraziare ha esclamato: «Bene, significa che non ho vinto come miglior regista». Bellissima, e in dolce attesa, Rachel Weisz ha ritirata la statuetta per attrice non protagonista in The Constant Gardener.
Cristina Comencini e Vittoria Mezzogiorno almeno hanno potuto dire che c?erano. Ma non hanno portato indietro nessun premio. La bestia nel cuore non ce l'ha fatta a superare la pellicola favorita nella categoria film stranieri. Ha vinto il sudafricano Tsotsie di Gavin Hood, sulla storia drammatica di un bandito di Soweto, che mentre ritirava il premio ha urlato «Viva l'Africa!». E ancora due film che si aggiudicano tre statuette a testa. Memorie di una geisha di Rob Marshall ottiene tre Oscar, di cui uno «pesante» per la fotografia di Dion Beebe, uno per le scenografie e quello per i costumi, che vengono preferiti a quelli de La fabbrica di cioccolata, disegnati da Gabriella Pascucci. Il King Kong di Peter Jackson è grande soltanto nelle categorie più tecniche e si porta a casa i riconoscimenti per il missaggio audio, montaggio sonoro ed effetti speciali. Meritato il premio a Nick Park e Steve Box per il film di animazione (di plastilina) Fallace e Gromit e la maledizione del coniglio mannaro, così come la statuetta per il documentario di Luc Jacquet e Yves Darondeau per La marcia dei pinguini. Il premio alla carriera è andato al maestro del cinema Robert Altman. Ci aveva certo abituato a film spesso sarcastici, pungenti, dissacranti (vedi M.A.S.H.) e il suo discorso di ringraziamento ne è stato un coronamento. Di certo tra i più originali della serata: «Dieci anni fa ho subito un trapianto di cuore. La mia donatrice aveva trent'anni: significa che l'Academy ha fatto male i conti. Ho ancora una quarantina di anni davanti a me. Ho un cuore giovane. Dedico il premio al mio cardiologo».
http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=47837
FILM
CRASH
REGIA
ANG LEE - I segreti di Brokeback Mountain
ATTORE PROTAGONISTA
Philip Seymour Hoffman – TRUMAN CAPOTE
ATTORE NON PROTAGONISTA
George Clooney - SYRIANA
ATTRICE PROTAGONISTA
Reese Witherspoon – QUANDO L’AMORE BRUCIA L’ANIMA - WALK THE LINE
ATTRICE NON PROTAGONISTA
Rachel Weisz - THE CONSTANT GARDENER – LA COSPIRAZIONE
FILM D'ANIMAZIONE
WALLACE E GROMIT E LA MALEDIZIONE DEL CONIGLIO MANNARO
FILM IN LINGUA STRANIERA
TSOTSI
SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
I SEGRETI DI BROKEBACK MOUNTAIN
SCENEGGIATURA ORIGINALE
CRASH
FOTOGRAFIA
MEMORIE DI UNA GEISHA
COSTUMI
MEMORIE DI UNA GEISHA
DOCUMENTARIO LUNGOMETRAGGIO
LA MARCIA DEI PINGUINI
COLONNA SONORA
I SEGRETI DI BROKEBACK MOUNTAIN
CANZONE
"It’s Hard Out Here for a Pimp" - HUSTLE & FLOW
DOCUMENTARIO BREVE
A NOTE OF TRIUMPH: THE GOLDEN AGE OF NORMAN CORWIN
DIREZIONE ARTISTICA
MEMORIE DI UNA GEISHA
TRUCCO
LE CRONACHE DI NARNIA
MONTAGGIO
CRASH
EFFETTI SPECIALI VISIVI
KING KONG
EFFETTI SPECIALI SONORI
KING KONG
SUONO
KING KONG
CORTOMETRAGGIO
SIX SHOOTER
CORTOMETRAGGIO D’ANIMAZIONE
THE MOON AND THE SON: AN IMAGINED CONVERSATION
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