Chi di noi in vita sua non ha mai disegnato un cuore, simbolo per eccellenza dell'amore???
Studi recenti hanno dimostrato che la sua forma non avrebbe nulla a che fare con l'organo umano, bensì...con il fondoschiena di una donna!!!
A cercare di far luce sulla ricca iconografia legata al sentimento più nobile è Galdino Pranzarone, psicologo americano dell'università di Roanoke a Salem, in Virginia, che in un interessante libro, "Extraordinary Origins of Everyday Things", spiega le origini dei simboli più noti dell'amore, dai cuoricini rossi appunto, a rose e cupidi.
L'icona numero uno dell'amore non sarebbe quindi altro che la glorificazione della bellezza del "retro" di un corpo femminile. Secondo Pranzarone la bellezza delle natiche femminili ha ispirato i nostri predecessori ad usare questa parte del corpo come un simbolo che nel tempo è diventato l'icona dell'amore.
"Possiamo dire che le due metà della figura assomigliano ai ventricoli del cuore messi insieme, ma l'organo umano non sarà mai uguale a quello comunemente disegnato. Il cuore", spiega lo studioso, "non ha una cavità sulla parte superiore e una smussatura dall'alto al basso. Tuttavia le natiche della donna hanno questo profilo".
Durante la sua ricerca, il professor Prazarone ha analizzato scrupolosamente molte fonti letterarie e mitologiche trovando la prova a sostegno della sua tesi. Lo psicologo ricorda infatti che sin dall'antichità i Greci hanno glorificato la bellezza del corpo femminile, mettendone in mostra soprattutto il retro. Per esempio, Afrodite è stata considerata la Dea della bellezza che ispira ogni essere umano principalmente dalla figura delle sue natiche. E in suo onore è stato costruito persino un tempio chiamato "Aphrodite Kallipygos" che tradotto significa "la dea dalle belle natiche".
Il maestro del cinema erotico italiano, Tinto Brass, del resto, difende da anni la convinzione che il sedere sia la parte più espressiva di un essere umano. "I miei sederi sono felici, dicono qualcosa, non mentono, sono la parte più sincera di una persona, raccontano più di una faccia: per questo li mostro e li curo. Sono la parte più espressiva di un essere umano".
Messaggio raccolto sin dal lontano '700, quando, tra crinoline, fiocchi e sete, il "faux-coul", il finto sedere, di dame e cortigiane, ondeggiava maliziosamente nei corridoi dei palazzi ed era il vezzo femminile più gettonato.
Messaggio raccolto e trasmesso nel corso dei secoli fino ai giorni nostri, in un continuo di corsi e ricorsi della moda, che ora lo enfatizzano, ora lo nascondono. Pubblicità e mondo dell'entertainment poi hanno da tempo spostato l'obiettivo...ehmm, come dire... verso il basso.
PERCHE' DOVEVANO SFATARCI ANCHE IL MITO DEL CUORICINO ROMANTICO CHE DA SEMPRE SI DISEGNA DAPPERTUTTO???

NO, NON VOGLIO CREDERE CHE SIA COSI'!
...poi ho analizzato a fondo la cosa... ho fatto qualche confronto al photoshop... e guardate il risultato...

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
