Nick: pearl jam Oggetto: Le previsioni del tempo Data: 7/3/2006 1.48.3 Visite: 132
Dave Spritzel ora si chiama Dave Spritz. Ha cambiato cognome. Sotto consiglio del network. E' più refrigerante, gli dicevano. Forse avevano ragione. Dave si trova arrivato ai 40 anni. Ha un lavoro ben avviato come "uomo del tempo", ottime prospettive di carriera verso un network di New York, e una vita sentimentale disastrosa. Separato, due figli pieni adolescenti con tutti i problemi che ne conseguono, e se non bastasse, un continuo sentimento di inferiorità nei confronti del padre, scrittore premiato con il Pulitzer. Dave vive a Chicago e quando sbaglia una previsione, viene bersagliato per strada da gente qualunque. Torta di mele, aranciata, frullato di vaniglia, qualsiasi cosa. E' lo scotto da pagare per lo stare in video, si dice sempre. Vorrebbe fare di più Dave. Di più per la figlia, dodicenne e obesa, costretta fra la danza classica e il tiro con l'arco. Di più per il suo ragazzo, quasi sedicenne, che fuma spinelli e viene importunato dallo psicologo. Di più per la moglie, reale specchio (forse distorto, come il SUPERBO Verbinski cerca di insinuarci alla fine del film) di una condotta di vita fallimentare, espressa fra dimenticanze, superficialità e "fotterefelice". Ma soprattutto, Dave Spritzel vorrebbe fare di più per se stesso e per un padre che ha sempre guardato dal basso verso l'alto. Un ottimo padre, ripete più volte nel film, come a dire - Cristo, non ho neanche un motivo per odiarlo - , che gli fa pesare con la sola presenza, la sua inferiorità culturale e nel campo del lavoro. Poi capita che Spritzel senior gli comunichi di star per morire. - mi mancano poco tempo. - - poco quanto ? - - mesi. - - beh, quanti? 12 ? - - credo che se fossero stati dodici, mi avrebbe detto un anno. - - ah, capisco. - Dave sa di non voler perdere quella figura. Tanto ingombrante quanto fondamentale. Vuole cambiare le cose. Vuole che il padre muoia non considerandolo un inetto. Uno che non è riuscito nella famiglia, nel lavoro, nella crescita dei figli. Vuole che il padre sia fiero di lui, morente, ma fiero di un figlio che non ha mai smesso di amarlo. Rob Spritzel non disprezza il figlio. Anzi, lo ama come una naturale discendenza di qualcosa di magico, come la vita. - Non smettiamo mai di preoccuparci dei nostri figli, Dave.. - gli ripete in un punto ben preciso della pellicola. Rob ama Dave, come Dave ama Rob. Un simposio perfetto, caratterizzato da silenzi ed incomprensioni. Un connubio perfetto, tra due persone che perfette non sono. Tutto in regola, insomma. New York chiama, e all'uomo del tempo, viene offerta la sua più grande occasione. 1,2 milioni di dollari all'anno. Dave tentenna. Tra il funerale da vivo del padre (trovata della madre, in sordina nel film, o forse troppo impelagata tra il leggere libri e la filosofia zen ) e i problemi dei figli, Dave non sa cosa fare. Vuole darci sotto, come gli dice Rob. Ce la mette tutta, ma sembra sbagliare sempre. La sua vita sembra uno di quei cieli da dove le nuvole non scappano mai via, ma si addensano, anzi. Piccole cose. La vita è fatta di piccole cose. Vestiti nuovi e meno passabili di sfottò per una figlia depressa e in sovrappeso, una scazzottata per difendere la verità di un figlio adolescente che spesso si caccia in situazioni di grandi. Un irriverente quanto commovente discorso in abitacolo, al cospetto di un premio Pulitzer... e la vita cambia. Anzi, non cambia per nulla. Ma Dave prende fiducia. Si accorge che niente è facile, proprio come gli ripete il papà. Accetta il lavoro nella grande Mela. Si dimentica di quello che non ha, concentrandosi su quello che si è guadagnato. Nella scena finale, partecipa ad una parata in pieno stile americano dove si presenta con tutto lo staff della rete di cui è appena entrato a far parte, sfila su di un carro, dietro i Pompieri eroi dell'11 Settembre, ma - pur sempre davanti a Spange Bob. - Una storia qualunque, di un uomo pressochè normale. Un uomo del tempo, che si accorge, mai troppo tardi, che nella vita le cose cambiano, proprio come nelle previsioni meteo. E' solo vento, ma è così imprevedibile. Dal Film: - Da piccolo mi vedevo a fare tante cose. Sapevo di poter essere chiunque, e sognavo di me in tantissimi modi. C'erano una serie interminabili di versioni di Dave Spritzel che si avvicendavano. Poi, più passava il tempo, più queste si assottigliavano, fino a che non è rimasto quello che sono. - - Certe cose dobbiamo sfiondarle, Dave. Non possiamo seguire tutto. Certe cose vanno lasciate. Tu sei l'uomo del tempo. - - (...) Sei l'esempio perfetto del sogno americano. Sei diventato qualcuno, senza saper fare niente. - - (...)La vita non è facile. La parola facile non esiste nel vocabolario dei grandi. - CAST: Nicolas Cage .... David Spritz Michael Caine .... Robert Spritz Hope Davis .... Noreen Gemmenne de la Peña .... Shelly Nicholas Hoult .... Mike Michael Rispoli .... Russ Regia Gore Verbinski "Non so piu' chi sono.Sono il fantasma d'uno sconosciuto." |