Nick: mir Oggetto: cozze metafisiche Data: 11/3/2006 14.8.36 Visite: 120
Pranzo con i miei. Una volta a settimana è un'attività tutto sommato fattibile. Mamma non sta bene. A dire il vero io non ricordo un periodo in cui lei mi abbia detto "Sto bene". Papà ha i reni che gli fanno male, i vicini che gli rompono le balle, la vecchiaia che lo angoscia. La pensione non gli basta. Gli dico: "Effettivamente io sono più fortunato perchè la pensione non la vedrò mai e quindi non me ne potrò lamentare". Huxley nel "Mondo nuovo" parlava di una civiltà in cui, grazie alla medicina, l'età non avrebbe avuto più importanza e un sessantenne avrebbe avuto l'aspetto, e la salute, di un trentenne. All'avvicinarsi dell'inevitabile dipartita l'interessato avrebbe optato per una dolce eutanasia. Così, senza dolori fisici o psicologici. Certe volte mi chiedo se il dolore, la preoccupazione siano una parte fondante del vivere umano. O meglio se ne sia parte indispensabile. Vorrei, solo per un attimo, sollevarmi da qualsiasi affanno materiale e metafisico e scendere per strada. Mi sentirei come Dio o come un morto? Papà ha fatto gli spaghetti con il sugo delle cozze. E' buono e so che quell'olio mi farà male depositandosi in qualche arteria o, bene che mi vada, sul fianco unendosi a qualche simpatico cuscinetto adiposo. E' buono perchè so che mi fa male o perchè anche stamattina mi sono svegliato vivo? Buon appetito
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