Nick: D00PAR Oggetto: Bankitalia = Covo di Comunisti Data: 16/3/2006 15.44.32 Visite: 98
http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/economia/contipubblici16/previbankit/previbankit.html Debito pubblico, allarme Bankitalia "Da undici anni mai così male" ROMA - L'economia italiana mostra "segnali di ripresa congiunturale", ma senza sprint, mentre il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica necessita "un attento monitoraggio della spesa". E' quanto afferma il Bollettino economico della Banca d'Italia, il primo firmato dal nuovo governatore Mario Draghi. L'istituto centrale sottolinea anche il peggioramento del debito pubblico, tornato a salire dopo 11 anni con un incremento nel 2005 del 2,6% al 106,4% del Pil. Per quanto riguarda l'economia, il Pil 2006, in base alle previsioni di 'Consensus', secondo Bankitalia dovrebbe crescere in media d'anno "a un tasso di poco superiore all'1%. Il dato finale, secondo il capo dell'ufficio studi, Salvatore Rossi, potrebbe attestarsi attorno all'1,3%, ma "a patto di non dormirci sopra". Per farcela infatti il ritmo di sviluppo dovrà tornare già nel trimestre in corso attorno all'1,5% in ragione d'anno, lo 0,3/0,4% su base trimestrale. Il bollettino fa notare però che questi numeri ancora non sono sufficienti per superare "il divario di crescita di cui l'economia italiana soffre, non solo rispetto alle aree più dinamiche del mondo, ma anche rispetto agli stessi grandi Paesi, pure attardati nel confronto internazionale". Pressante quindi l'invito a mettere in campo "azioni di lunga lena volte a modificare incisivamente la struttura produttiva e l'ambiente regolamentare" in cui gli operatori economici italiani sono chiamati a svolgere la propria attività. E forte è anche la sollecitazione a "un'attenta sorveglianza sul bilancio pubblico". La Banca d'Italia ricorda poi la promozione ottenuta in Europa dalla Finanziaria 2006. Ma non manca di osservare che esistono "rischi" sulla "realizzazione delle misure di contenimento della spesa, che interessano in misura rilevante le amministrazioni decentrate". "La piena realizzazione della manovra sulla spesa - osserva ancora il Bollettino - comporta una crescita della componente primaria corrente di circa l'1% rispetto al livello 2005. In termini reali, essa dovrebbe segnare una flessione intorno a un punto percentuale". Cosa mai avvenuta in passato, con la sola eccezione del 1997. (16 marzo 2006)
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