Nick: Mach Oggetto: Napoletani proteggetevi daSOLI Data: 17/3/2006 8.57.52 Visite: 141
http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/cronaca/napodasoli/napodasoli/napodasoli.html
che ne pensate?
NAPOLI - La lotta al crimine riguarda tutti. Per questo, afferma il prefetto di Napoli, Renato Profili, i cittadini devono collaborare. Non solo rompendo il muro di omertà che ancora protegge i malavitosi. Ma anche "elevando gli standard di sicurezza delle proprie abitazioni e degli esercizi commerciali" avvalendosi degli strumenti che la tecnologia mette a disposizione, ad esempio cancelli e telecamere. Un invito a proteggersi anche da soli.
Il prefetto interviene mentre il dibattito sulla violenza di strada si fa nuovamente infuocato, con il territorio del capoluogo campano e della sua area metropolitana attraversato da rapine e delitti anche gravissimi, come l'omicidio di una donna di 75 anni morta a Cercola, un comune alla periferia di Napoli, per le ferite riportate durante un tentativo di scippo.
Dopo questo episodio, avvenuto in pieno giorno ma rimasto senza testimoni, il comandante provinciale dei carabinieri, Gaetano Maruccia, aveva sferzato i napoletani ricordando che "è troppo facile denunciare quando si è coinvolti in prima persona. Non c'è simbiosi con le forze dell'ordine sulle questioni della legalità e non c'è coinvolgimento reale su questi temi.
La sicurezza non può essere affidata in appalto, la gente deve aiutare le forze dell'ordine". Un appello che il prefetto Profili, a Napoli dal maggio 2003 dopo essere stato a Palermo e Messina, rilancia: "I cittadini non possono chiudersi in un silenzio assordante. Ci sono reati che, senza il contributo delle vittime o dei testimoni, non possono essere portati con successo all'attenzione del magistrato". Le istituzioni, sottolinea Profili, "sono al servizio di tutti e fanno il loro dovere fino in fondo ma il concreto sostegno della collettività rimane fondamentale". E la sfida, secondo il prefetto di Napoli, non può prescindere da forme di autotutela che tengano conto della gravità della situazione.
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"Ho scritto più volte ai sindaci della provincia - dice - per invitarli a sensibilizzare i cittadini ad adottare comportamenti improntati alla prudenza e anche ad impiegare strumenti tecnologici di difesa passiva, che permettano di elevare gli standard di sicurezza delle abitazioni e dei negozi".
Un invito a blindarsi dentro casa? "Assolutamente no - assicura Profili - ma la strategia della sicurezza partecipata di cui tanto si parla è imperniata proprio sul coinvolgimento di tutte le componenti. Le forze dell'ordine per quanto di loro competenza, innanzitutto. Ma anche ciascuno di noi deve fare il possibile per impedire che il suo patrimonio venga aggredito. Dunque la consapevolezza, da parte dei cittadini, dell'utilità di certe misure, penso ad esempio ai cancelli a protezione degli appartamenti, rappresenta un ulteriore tassello delle politiche della sicurezza, anche se non l'unico, naturalmente".
Non nasconde, il prefetto, che il senso di insicurezza dei napoletani è molto forte. "Esiste, non posso negarlo. E so anche che la criminalità di strada, lo scippo e la rapina commessi spesso ai danni di persone inermi, fanno male al cittadino più della malavita organizzata. A Napoli abbiamo investigatori di prim'ordine e il maggior numero di appartenenti a polizia, carabinieri e guardia di finanza del resto d'Italia. Ma se vogliamo combattere concretamente questa battaglia, e non a parole, abbiamo bisogno anche del contributo della gente".
All'indomani del delitto di Cercola, il prefetto aveva chiamato in causa i comuni della provincia anche con riferimento all'impiego della polizia municipale: "Se in strada ci fosse stato un vigile in più - aveva sostenuto - forse quella donna sarebbe ancora viva". I sindaci avevano protestato, e ora Profili chiarisce: "Non volevo sostenere che l'ordine e la sicurezza pubblica devono gravare sulle spalle della polizia municipale. Intendevo dire che il sostegno di primo livello da parte della polizia municipale è molto importante per il controllo del territorio". Sul piano della prevenzione, la prefettura di Napoli sta portando avanti insieme alle istituzioni locali il progetto per la videosorveglianza in alcune fra le principali aree del capoluogo e della provincia. "In tempi brevi le prime telecamere saranno operative", garantisce Profili.
(17 marzo 2006) "Quando c'è l'amore c'è tutto". "No ti sbagli, chella è 'a salute". www.sgteverola.tk |