PARIGI - Centinaia di migliaia di studenti liceali ed universitari sono scesi in piazza in tutta la Francia, in una prova di forza contro il Contratto primo impiego, il contestato provvedimento del governo per favorire l'occupazione dei giovani.
In serata la situazione è degenerata a Parigi, dove si sono avuti violenti scontri fra studenti e polizia nel celebre Quartiere Latino. Sono state costruite barricate sul boulevard Saint Michel e su rue Racine. Dopo lanci di oggetti contro i poliziotti c'é stata una carica ed i giovani si sono successivamente riuniti vicino a Saint Germain. Sempre nella zona del Quartiere Latino sono state rovesciate e bruciate vetture, rotte vetrine e lanciate bottiglie incendiarie contro le forze di polizia che hanno risposto con cannoni ad acqua e largo uso di lacrimogeni.
In giornata, 300 persone sono state fermate, 180 delle quali nella capitale. E' stata una "dimostrazione di forza" dicono gli studenti, che si apprestano a tornare in piazza sabato, questa volta insieme alle organizzazioni sindacali. "Il governo dovrebbe venire a vedere oggi nella strada - ha detto Bruno Julliard, presidente dell' Unef, il più potente sindacato degli studenti, di sinistra - che manifestano insieme disoccupati, giovani agiati delle università e giovani dei quartieri difficili delle banlieue. De Villepin non dividerà la gioventù".
"E la manifestazione di oggi non è che una prova generale di quella di sabato", ha aggiunto Julliard, 25 anni, studente di giurisprudenza a Lione, leader del movimento. Socialista, ha restituito la tessera quando l' anno scorso è diventato presidente del sindacato studentesco. A Tolosa, invece, ci sono stati momenti di tensione fra studenti che avevano occupato l' università e i loro colleghi che volevano entrare per studiare. Ci sono stati lanci di sedie, di estintori. Poi un voto serrato, in assemblea generale, ha deciso il prolungamento dello sciopero degli studenti. Il premier Dominique de Villepin si è detto oggi "aperto al dialogo, nel quadro fissato dalla legge, per migliorare il provvedimento". Il governo sembra unito, ma non troppo solidale con lui.
Il ministro del lavoro, Jean-Louis Borloo, non è voluto andare in tv per difendere un provvedimento sul quale aveva espresso riserve. Ma studenti, sindacati ed opposizione politica - socialisti in testa - chiedono il ritiro puro e semplice del Contratto primo impiego, una misura che - sostengono - accresce la precarietà, dando la possibilità agli imprenditori di licenziare nei primi due anni, senza giusta causa, i giovani sotto i 26 anni.
Si è fatta sentire anche Segolene Royal, star socialista nei sondaggi per l' Eliseo del 2007, con un messaggio quasi presidenziale: "i giovani vogliono lavorare, coinvolgersi, partecipare alla ripresa del paese. C' è un non riconoscimento profondo da parte del governo di questa attesa della gioventù".
e ke gli italiani si vergognino per non aver fatto niente contro la scandalosa legge Biagi!
MeGlIo FrOcIo Ke FaScIsTa!
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