Nick: Viola* Oggetto: Forse mi mancherà Data: 21/3/2006 12.16.39 Visite: 177
Confesso che forse mi mancherà, il signor B. qualcuno dirà che se ne parla troppo? onestamente non me ne può fottere di meno, non siamo noi ad essere ossessionati, è lui ad essere ossessivo, tutto qua. a me certe volte Eco sta sulle palle, però quando dice che questo è un momento grave per l'Italia concordo con lui, peggio per chi non lo capisce. però forse mi mancherà, come una pessima abitudine. guardate in una settimana lui e i suoi cosa sono stati capaci di fare: si comincia con l'exploit dall'Annunziata con l'ormai celebre "mi alzo e me ne vado", si continua con lo spionaggio all'amatriciana di storace troppo ridicolo per essere vero ma ahimè vero, ancora calderoli che dice che la legge elettorale da lui firmata è "una porcata", poi giovanardi che provoca una crisi diplomatica con l'olanda perchè come se non bastassero i guai nostri si deve impicciare pure dei cazzi altrui, infine la favolosa sceneggiata "felicissima sera a tutti sti signur ncruvattat" fatta agli industriali, un mix tra mario merola e la wanna marchi più ispirata, irripetibile, unica, quasi impossibile da commentare. insomma, dove lo troviamo un altro capace di combinare in una settimana tutto ciò? un maestro del surrealismo, l'ultimo guitto da avanspettacolo, l'unto del signore, l'uomo-interim e chi più ne ha più ne metta. allora ammetto: forse mi mancherà. ho detto forse. e a tal proposito incollo un articolo di michele serra uscito molti mesi fa, ma più che mai attuale. "Comunque vada a finire, la sola idea che possa esistere, prima o poi, un dopo-Berlusconi è quasi struggente, come una di quelle convalescenze durante le quali ti riappropri lentamente della normalità e sono proprio loro, le cose normali, a sembrarti un miracolo, un sogno. E fai tutti i buoni propositi del caso: mai più lamentarsi se al governo, come negli ultimi diecimila anni, c'è di nuovo un democristiano, e men che meno se non tutti i ministri sono all'altezza: ci fu un tempo in cui ministro della Difesa era Previti, ministro delle riforme Calderoli, ministro della Giustizia Castelli, primo ministro Lui, l'uomo che faceva le corna ai vetrici internazionali e raccontava barzellette sull'Aids e si faceva fare le leggi come dal sarto, su misura. E aveva come principale alleato quel tal Bossi che invitava a buttare nel water il tricolore e minacciava pallottole ai giudici. E le cose non solo andavano male, ma avevano un quid di pazzia, di surrealtà, di rovinosa perdita di controllo, e ci si svegliava quasi ogni mattina chiedendosi se era proprio vero, e come diavolo era stato possibile. Alla politica, per quanto mi riguarda, chiedo onestà, passione e speranza, ma moderatamente. Le chiedo soprattutto, dopo questa esperienza, di riuscire ad annoiarmi, di passare, almeno ogni tanto, inosservata, come una routine, come una cosa necessaria e non straordinaria. Che si possa tornare ad aspettare i titoli di un qualunque tg senza aggrapparsi ai braccioli della poltrona." Michele Serra - "La Repubblica" I fought in a war, and I left my friends behind of me. |