Infrastrutture al Sud

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Nick: thecrow75
Oggetto: Infrastrutture al Sud
Data: 1/12/2003 2.16.24
Visite: 106

FINANZIARIA
E MEZZOGIORNO

Per le opere ritenute essenziali
Nel Meridione verranno usati
Anche i fondi destinati
Al Centro-Nord. Cinque priorità:
trasporti, acqua, ricerca,
sicurezza, rischio idrogeologico.

EMANUELE IMPERIALI
Spunta una nuova, interessante novità, per il Sud nella Finanziaria 2004, un progetto per accelerare le opere pubbliche nelle aree meridionali.
Di che cosa si tratta? Una fetta non marginale dei fondi destinati alle aree sottoutilizzate, che comprendono non solo il Sud ma anche le zone depresse del Settentrione e del Centro, sarà investita allo scopo di accelerare infrastrutture ritenute essenziali e prioritarie.
Come funzionerà questo meccanismo?
Al ministero dell’Economia, dove si sono inventati questo strumento innovativo, lo spiegano con un esempio: «Facciamo un’intesa col ministro Lunardi - anticipa il viceministro con delega al Mezzogiorno Gianfranco Miccichè - noi gli diamo una quantità di soldi in più rispetto a quelli che ha a disposizione per realizzare un lotto della terza corsia dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria e lui li può spendere per pagare gli straordinari agli operai e fare doppi turni di lavoro che consentano di accelerare la realizzazione dell’opera».
Un altro esempio significativo può riguardare il piano dell’acqua per il quale, tra l’altro, il governo ha stanziato una serie di fondi specifici in Finanziaria: poter utilizzare risorse aggiuntive messe a disposizione dal ministero dell’Economia significa realizzare molto più rapidamente del previsto quelle necessarie opere infrastrutturali senza le quali l’atavica carenza idrica meridionale rischia di restare tale chissà per quanti anni ancora.
In questo modo si centrano due risultati: si crea nuova occupazione e si conclude prima dei tempi previsti una infrastruttura decisiva per lo sviluppo del Sud.
I settori prioritari nei quali realizzare gli interventi nel 2004 sono cinque: i trasporti, l'acqua, la ricerca scientifica, la sicurezza nel Mezzogiorno, le opere per affrontare il rischio idrogeologico.
Chi dovrà presentare gli interventi sui quali far confluire queste risorse aggiuntive del «progetto accelerazione»?
Naturalmente le istituzioni, quindi sia le amministrazioni centrali che le Regioni. E toccherà poi al Cipe, nell'ambito delle priorità fissate per il prossimo anno, decidere quali opere pubbliche scegliere nell'ambito dell'elenco delle richieste presentate.
Si tratta di una significativa novità, che, insieme al meccanismo della premialità a favore delle amministrazioni centrali e territoriali le quali dimostrino di saper spendere presto e bene i fondi assegnati, già in vigore da un anno, sposta l'attenzione, finalmente, dal puro e semplice stanziamento dei fondi a favore del Sud verso la loro effettiva utilizzazione. Perché l'esperienza del passato anche più recente ha sempre dimostrato che, se i soldi ci sono, manca invece la capacità di trasformarli in investimenti rapidamente produttivi e in opere immediatamente cantierabili.

"Il Mattino" del 12 Ottobre 2003.

P.S. Fatti....non parole!