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La relazione e/o il matrimonio fra un cittadino italiano e un cittadino extracomunitario è ostacolata da problemi burocratici molto complessi. Le persone coinvolte non sono poche; l’autore ritiene siano circa 20.000 gli Italiani che iniziano ogni anno una relazione sentimentale con un cittadino non comunitario, ma al traguardo non giunge che la metà. E’ necessario affrontare i problemi senza arrendersi ai molti ostacoli. Le difficoltà da superare possono durare anni e spesso ci si arrende di fronte a situazioni burocratiche talmente insormontabili, che gli interessati sovente interrompono i loro legami sentimentali. Lo stato italiano si è occupato poco del problema, mentre altri Paesi civili hanno codificato e regolamentato le casistiche relative, consentendo allo straniero anche l’ingresso per sola convivenza. In Italia in questo campo “si naviga a vista nella nebbia”. Non vi è certezza di diritto; molte sono le norme da interpretare e la discrezionalità è una “norma”. Le leggi sono spesso violate per la convinzione dei “burocrati” che tanto l’utente non farà ricorso…
Come fare per avere certezze?
Non è semplice! Non è possibile!
Si possono solo cercare strade percorribili, con la speranza di non cadere mai nelle “sabbie mobili” … burocratiche! Il presente manuale, oltre a fornire informazioni di difficile reperimento, suggerisce pertanto strategie di difesa più o meno attuabili, nonché talune soluzioni concrete ai numerosi problemi burocratici che si presentano.
COME AL SOLITO L'ITALIA DEVE SEMPRE DISTINGUERSI PURTROPPO IN MANIERA NEGATIVA!!!!
...ma leggete qui...
Visto turistico - Può essere rifiutato senza spiegazioni?
Il visto d’ingresso per turismo – anche in base ad una recente modifica introdotta dalla legge Bossi Fini - può essere rifiutato senza che venga emesso un provvedimento motivato (art. 4, T.U. sull’Immigrazione). Il consolato italiano può infatti rifiutare il visto d’ingresso senza fornire nessuna spiegazione, sulla base della presunzione che la persona interessata possa trattenersi illegalmente in Italia allo scadere del termine.
Come per tutti i provvedimenti amministrativi, anche nella situazione di cui al quesito è possibile proporre ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), in particolare, trattandosi di un provvedimento adottato da un consolato italiano all’estero, al TAR del Lazio.
SEMPLICEMENTE DA VOLTA STOMACO!!!! CHE VERGOGNA!!!
E poi guardi per strada e vedi solo Clandestini senza regolari permessi di soggiorno e pensi: Ma un povero cittadino che segue correttamente tutte le procedure e rispetta ogni regola legislativa deve essere premiato con un bel NO dal Ministero o dalle ambasciate.....
conclusione.... ???
Lo Stato è sempre forte con i piu deboli!!!
Un istituzione fatta di carte.....inutili e priva di esiti positivi!
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