Nick: DanyMasca Oggetto: taglio tariffe telefonate Data: 28/3/2006 11.47.50 Visite: 96
Bruxelles vuole tagliare le tariffe delle telefonate internazionali eliminando i costi del roaming. Basta con i prezzi stratosferici per chiamare da un Paese all'altro all'interno dell'Unione: quando il progetto dei vertici europei diventerà realtà le chiamate via cellulare tra due Paesi diversi avranno gli stessi costi e le stesse condizioni di quelle "domestiche"ù L'intenzione è dunque quella di introdurre in Europa il principio del "prezzo domestico", che consentirà a un abbonato di un Paese europeo, quando si trova in giro per l'Unione, di effettuare chiamate alle stesse condizioni e agli stessi costi che ha in patria. Si tratta di una vera e propria rivoluzione per il settore delle tlc europeo, e i dettagli saranno resi noti martedì dal commissario Ue alla Società dell'informazione e dei media, Viviane Reding. "I costi eccessivi per l'utilizzo del cellulare all'estero potrebbero presto appartenere al passato", spiega un comunicato ufficiale distribuito da Bruxelles, dove si sottolinea come "servizi della Commissione stanno lavorando a una proposta di direttiva che riduca i costi del roaming internazionale in base a principi del mercato interno". L'esecutivo europeo, in concreto, intende lavorare su due fronti per rendere meno onerose le telefonate agli europei che viaggiano all'estero. In primo luogo, Bruxelles pensa di intervenire, abbassandoli, sui prezzi "all'ingrosso" dei servizi di roaming che vigono tra gli operatori di telefonia mobile europea. Quelli, per intenderci, che l'operatore del Paese A paga all'operatore del Paese B quando il suo abbonato telefona o riceve una telefonata, trovandosi momentaneamente nel Paese B. Ma non è tutto. Per essere sicura che "i risparmi sui prezzi all'ingrosso vadano effettivamente a beneficio dei clienti", la Commissione ritiene vi sia bisogno di "regolare anche il settore retail", quindi i prezzi pagati dall'abbonato al suo operatore. Su quest'ultimo fronte, spiega la nota, Bruxelles "potrebbe in particolare eliminare tutti i costi del roaming per ricevere una telefonata quando si viaggia all'estero", in modo che questa non costi nulla (o quasi) a chi la riceve, a fronte del costo abbastanza elevato da sostenersi adesso. Nel caso in cui, trovandosi sempre all'estero, si voglia invece telefonare, la Commissione potrebbe introdurre il principio del "prezzo domestico", allineando cos' i prezzi delle chiamate fatte dall'estero a quello delle telefonate effettuate dall'Italia. Due, in proposito, le possibilità: se trovandosi a Madrid, un abbonato italiano chiama un taxi spagnolo, il costo sarà identico a una telefonata fatta a Roma per chiamare un taxi italiano. Coerentemente, le telefonate internazionali fatte da Paesi esteri dovranno costare quanto le chiamate all'estero effettuate dall'Italia. Le proposte di Bruxelles verranno sottoposte a una seconda consultazione pubblica, aperta a tutti gli operatori del settore tlc, che si concluderà a fine aprile. Quindi la Commissione metterà a punto una proposta di regolamento che potrebbe essere adottata entro giugno. A questo punto, per entrare in vigore entro la metà dell'anno prossimo, le nuove norme contro il "caro-roaming" dovrebbero solo passare il vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio Ue, che secondo fonti comunitarie sono largamente favorevoli all'iniziativa. fonte tgcom BE' NN MALE COME COSA... Leggete: THE GUARDIAN: "Berlusconi è il nuovo Fascismo" clikkate quì http://www.beppegrillo.it/2006/03/no_comment.html |