Nick: Casual Oggetto: Corteo Antifascista Domani Data: 31/3/2006 12.28.50 Visite: 194
È bastato un minimo di mobilitazione per far desistere la fiamma tricolore dal bissare domani a Napoli la marcia della vergogna dell'11 marzo scorso a Milano. In ogni caso il corteo antifascista si terrà ugualmente domani con concentramento a Piazza Amedeo alle 16,00. Sarà una manifestazione assolutamente pacifica che si pone lo scopo di onorare e rinnovare la memoria antifascista della nostra città, medaglia d'oro alla resistenza, contro il fascismo di ieri e di oggi. da Metrovie/Il Manifesto di oggi 31.03.2006 di Rosario Dello Iacovo È giallo sulla manifestazione elettorale della Fiamma tricolore prevista per domani a Napoli dopo l'annuncio apparso sul sito dell'organizzazione politica di estrema destra. Infatti da ieri campeggia in homepage un avviso del segretario nazionale Luca Romagnoli che invita_militanti e simpatizzanti a partecipare alla manifestazione dell'intera coalizione governativa; annunciata da Silvio Berlusconi per il 7 Aprile a Napoli, a conclusione della campagna elettorale nazionale del centro-destra. Il comunicato della Fiamma tricolore non precisa se l'invito equivale a un rinvio della manifestazione di domani oppure se questa avrà regolarmente luogo come previsto, con concentramento alle 17,30 a piazza Vittoria e comizio di Romagnoli un'ora dopo a piazza dei Martiri. Tuttavia l'impressione è che non se ne faccia niente, anche per lo scarso seguito che la Fiamma tricolore ha sul territorio napoletano, tradizionalmente più vicino a Pino Rauti che a Luca Romagnoli. In ogni caso se la manifestazione non dovesse avere luogo sarà merito della fibrillazione della piazza piuttosto che il frutto di una revoca dell'autorizzazione, soprattutto dopo che ieri il prefetto di Bologna ha deciso di concedere per lunedì 3 aprile alla Fiamma tricolore non piazza Carducci, già negata «per indisponibilità» dal sindaco del capoluogo felsineo Sergio Cofferati, ma piazza S. Francesco. Questione che non fa differenza e che fa gridare comunque alla vittoria la Fiamma bolognese. «È una questione complessa quella delle autorizzazioni - dice visibilmente contrariato il capogruppo del Prc al Comune Gennaro Migliore -, si tratta di manifestazioni elettorali, che come tali devono essere garantite e possono essere vietate solo per motivi di ordine pubblico. Il vero problema è che oggi un partito dichiaratamente fascista è alleato del presidente del Consiglio. Un fatto di gravità inaudita». Dovranno però attendere una settimana gli alleati fascisti di Berlusconi per marciare, dopo Milano e Bologna, anche su Napoli, col consueto corollario degli «eja eja alalà», dei saluti romani e gl'inni al duce che sono costati agli organizzatori della manifestazione meneghina l'ipotesi di reato di apologia del fascismo. In ogni caso le forze antifasciste cittadine prendendo atto del sostanziale immobilismo delle istituzioni, alle quali era stato chiesto di ritirare l'autorizzazione, già nei giorni scorsi hanno chiamato alla mobilitazione. Non ci saranno solo i nipotini del duce in piazza, qualunque sarà la data, perché l'antifascismo napoletano, dopo aver pubblicato un appello nel quale si chiedeva alle istituzioni di vietare la manifestazione, ha risposto al diniego di Comune e Prefettura con un corteo indetto per la stessa giornata di sabato 1 aprile, con concentramento a piazza Amedeo alle ore 16,00. Appuntamento al quale hanno aderito i centri sociali cittadini, alcune sigle del sindacalismo di base, oltre che la federazione napoletana del Prc, che verrà con ogni probabilità mantenuto, presumibilmente come preludio di una nuova mobilitazione per il 7 aprile. È certo che dopo i fatti di Milano i riflettori sono puntati su Napoli, città tradizionalmente antifascista, medaglia d'oro alla resistenza, che non assisterà impassibile alla sfilata delle nuove camicie nere. http://rosariodelloiacovo.blog.kataweb.it |