Nick: B|MbOgIgI Oggetto: Dimagrire grazie ai jeans Data: 3/4/2006 9.58.26 Visite: 100
Ultima novità dal tessile intelligente Rotolini di ciccia, addio. Le armi per sconfiggere gli odiosi cuscinetti posizionati nelle zone strategiche di fianchi, pancia e glutei, sono sempre più efficaci e sofisticate. Non solo sudate in palestra, oppure creme e massaggi, ma tessuti "intelligenti" che contengono principi cosmetici rilasciati gradualmente e assorbiti dalla pelle di chi li indossa. Dopo i collant, la biancheria intima e le camicie, il tessile che aiuta la linea arriva anche per i jeans. I jeans dimagranti sono prodotti dall'azienda francese Lytess, specializzata in cosmesi tessile per la bellezza e la salute. I nuovi jeans sono già tra gli indumenti della collezione primavera-estate 2006, commercializzata con lo slogan: "Semplificatevi la vita, indossateli e snellitevi". I jeans dimagranti sono basati sulla tecnica della micro-incapsulazione, che consiste nell'impregnare microcapsule cosmetiche attive nei tessuti. Come riferisce il giornale francese "Liberation" i test effettuati sul prodotto sono stati realizzati in un laboratorio indipendente che lavora per le grandi marche cosmetiche. L'unica avvertenza che i clienti devono seguire per beneficiare dell'effetto dimagrante degli indumenti, consiste dopo aver indossato il capo, di fare un po’ di movimento in modo che si rompano i milioni di capsule presenti nel tessuto. Le particelle, non visibili all'occhio umano, restano attive e conservano la loro funzione fino a circa trenta lavaggi. Ciò che l'acquirente paga, scrive ancora Liberation, non è il jeans in sè, ma la tecnica tessile e la sua formula cosmetica, composta da tè verde, vite rossa e estratto di pesca. I tessuti intelligenti e non si propongono semplicemente di risolvere problemi di linea e di bellezza. Le proprietà di questi prodotti tessili e le tecniche messe in atto per la loro realizzazione sono interessanti soprattutto per la medicina e l'aeronautica. I medici sono interessati soprattutto alla creazione di tessuti antibatterici e antimicotici per evitare le malattie ospedaliere. Al Centro di ricerca aerospaziale si tenta invece di elaborare dei tessuti particolarmente resistenti a base di carbonio. Sotto questo punto di vista il materiale preferito dagli scienziati è però la seta dei ragni. Dal momento che è difficile imprigionare i ragni e indurli a produrre quantitativi industriali di tele, i ricercatori americani hanno dato vita a esemplari di capre geneticamente modificate affinché il loro latte contenesse la proteina della seta degli aracnidi. In Francia, invece, i ricercatori della Facoltà di Agraria hanno pensato, lavorando sulla tela di ragno, di integrare la sua proteina nel baco da seta. Quando vi capitera di spogliare una donan del futuro la vedrete smontare pezzo pezzo e mentre era uan figa esagerata vi uscirà un purpo esagerato aehuaehauehaeuhaeuhaeuhaeuhaueh  
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