Nick: v|nC3Nz0 Oggetto: Sopravvivere ad Haiti Data: 3/4/2006 14.47.41 Visite: 84
In nessun paese dell'emisfero occidentale i bambini corrono più rischi di morire durante la prima infanzia di quelli nati ad Haiti, i cui indicatori socio-economici sono in alcuni casi peggiori perfino rispetto a quelli dell'Africa sub-sahariana, rileva il nuovo rapporto dell'UNICEF "Haiti: infanzia a rischio". "In pochi posti al mondo l'infanzia è più a rischio che ad Haiti", ha affermato il Rappresentante dell'UNICEF nel paese, Adriano González-Regueral: "Mentre Haiti contribuisce ad appena il 2% delle nascite dell'America Latina e dei Caraibi, registra il 19% dei decessi infantili sotto i 5 anni; di gran lunga il tasso più elevato di mortalità infantile 0-5 anni della regione, con 117 bambini su 1.000 che non arrivano al quinto compleanno". Migliaia di bambini haitiani conducono una vita di quotidiana lotta per la sopravvivenza. Nelle aree rurali, i bambini non hanno accesso neanche ai servizi più basilari, spesso devono camminare per ore prima di raggiungere il centro sanitario o la fonte d'acqua più vicina. Nei centri urbani, sono le violenze e gli abusi a rinchiudere i bambini in un circolo quasi sempre impossibile da rompere. "Accogliamo con soddisfazione l'impegno assunto pubblicamente dal Presidente Renè Preval per migliorare le condizioni di vita dei bambini di Haiti", ha affermato il Rappresentante dell'UNICEF: "La leadership politica può produrre quel cambiamento necessario affinché un'istruzione di base di qualità e un'assistenza sanitaria adeguata non dipendano dalla maggiore o minore fortuna di un bambino, ma siano servizi standard accessibili a tutti". "Haiti: Infanzia a rischio" presenta un elenco dettagliato delle minacce alla salute e al benessere dei bambini haitiani: Inadeguata assistenza sanitaria: i tassi di vaccinazione contro il morbillo - malattia altamente contagiosa e spesso fatale - sono decisamente inferiori a quelli registrati in America Latina e perfino al di sotto dei tassi di vaccinazione dell'Africa sub-sahariana. Poco più della metà dei bambini haitiani vengono vaccinati contro il morbillo, 2/3 non hanno accesso nemmeno ai servizi sanitari di base. Degrado ambientale: appena il 3% dell'intero paese è ancora ricoperto da foreste, una situazione che contribuisce all'alto numero di morti durante la stagione degli uragani (3.000 vittime solo nel 2004). Istruzione carente: se l'istruzione offre la speranza di una vita migliore, molte famiglie non si possono permettere di mandare i figli a scuola per le tasse scolastiche troppo elevate. Solo il 55% dei bambini in età d'istruzione primaria frequentano la scuola. In media, le bambine frequentano la scuola per appena due anni. Un terzo dei giovani haitiani tra i 15 e i 24 anni sono analfabeti. Abusi e violenze: in tutto il paese sono migliaia i bambini di strada. Molti bambini sono costretti a combattere nelle guerre tra bande o ridotti a una forzata servitù domestica, divenendo parte di quella sottocultura denominata restavek, per la quale oltre 300.000 bambini lavorano come domestici senza ricevere paga alcuna. Le bambine costituiscono i 3/4 di questi lavoratori. L'UNICEF opera ad Haiti in vari settori prioritari d'intervento, in primo luogo: sanità e nutrizione, istruzione e protezione dell'infanzia. Gli interventi includono il sostegno alle vaccinazioni di routine, il miglioramento dell'alimentazione infantile e le campagne per il ritorno a scuola, l'assistenza ai bambini che hanno perso uno o entrambi i genitori - Haiti registra il più alto numero di orfani dell'America Latina - e a quelli in condizioni di vulnerabilità a causa dell'HIV/AIDS. L'UNICEF, inoltre, distribuisce alle famiglie kit comprendenti contenitori per la raccolta dell'acqua, compresse per potabilizzare le scorte idriche e detergenti, nell'ambito degli aiuti d'emergenza inviati nel paese. L'UNICEF Italia sostiene direttamente il progetto volto a rendere la preparazione alle emergenze una componente regolare dei programmi che l'UNICEF attua ad Haiti in campo sanitario, dell'istruzione e della protezione dell'infanzia. PER EFFETTUARE UNA DONAZIONE ALL'UNICEF, VERSAMENTO SU: CONTO CORRENTE POSTALE NUMERO 745.000 INTESTATO A: COMITATO ITALIANO PER L'UNICEF VIA PALESTRO 68 - 00185 ROMA Nello spazio per la causale del versamento, se volete, potete indicare un Paese in emergenza fra quelli per i quali è aperta una campagna straordinaria di raccolta fondi (in questo caso HAITI). Conservate la ricevuta del pagamento come documento per le detrazioni o deduzioni fiscali di cui potete beneficiare. kebab kebab viva il kebab! |