La St. George Medical School
a Londra
LONDRA - Per la prima volta i ricercatori hanno potuto osservare e verificare gli effetti prodotti da un uso prolungato di pillole di ecstasy. Un britannico di 37 anni si è infatti sottoposto a cure dopo aver preso circa 40mila pillole di ecstasy in nove anni. Mister "A", così è indicato nello studio pubblicato dal centro tossicodipendenze della Saint George Medical School di Londra, si è rivolto ai medici sette anni fa, quando la sua vita era diventata un disastro in seguito alla tossicodipendenza, ma anche in seguito, quando non assumeva più la droga, ha continuato a soffrire di amnesie, allucinazioni, depressione e rigidità muscolare al collo e al viso, tanto forte da non riuscire a chiudere la bocca. I medici ritengono che molti di questi sintomi saranno permanenti.
Mister "A" cominciò a fare uso di droghe quando aveva 21 anni, secondo quanto ha riferito ai ricercatori. Per i primi due anni prese in media cinque pillole di ecstasy ogni weekend, poi le dosi aumentarono, passando all'assunzione di tre pillole e mezzo al giorno. Nel periodo di massima tossicodipendenza, l'uomo ha riferito di aver assunto anche 25 pillole al giorno, per quattro anni. Dopo numerosi collassi, Mister A decise di chiedere aiuto, anche perché le sue condizioni peggioravano di continuo e aveva visioni e allucinazioni, paranoia e rigidità muscolari che gli impedivano di svolgere una vita normale.
I medici verificarono che il tossicodipendente aveva anche evidenti problemi di memoria, poiché non ricordava fatti appena avvenuti, tanto che non riusciva neanche a svolgere i semplici test che gli venivano sottoposti per verificare le sue condizioni. Le risonanze magnetiche al cervello non sono riuscite a stabilire se tali sintomi (Mister A non era capace, mentre faceva la spesa, di ricordare che cosa aveva appena messo nel carrello) corrispondessero a danni biologici al cervello, come zone in necrosi e atrofia.
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"Si tratta di un abuso senza precedenti del principio attivo dell'ecstasy, l'Mdma - osservano i medici - e non si possono trarre conclusioni affrettate visto che si tratta anche dell'unico caso osservato. Tuttavia si ipotizzava già che l'ecstasy portasse a cali di memoria, depressione e allucinazioni nell'immediato, ora è evidente che tali disturbi possono diventare permanenti". Purtroppo gli scienziati non possono andare avanti con il loro studio di Mister A: l'uomo dopo un periodo di cure ha ripreso a drogarsi e non si è più presentato all'ospedale. Anche il Guardian, il giornale britannico che ha pubblicato lo studio, ha cercato di rintracciare il più grande consumatore di ecstasy conosciuto, ma senza successo.
http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/esteri/ecstasy-dipendente/ecstasy-dipendente/ecstasy-dipendente.html