Nick: Kombo80 Oggetto: Ale leggi attentamente! Data: 4/4/2006 16.8.22 Visite: 173
Roma, 4 apr. (Adnkronos) - Venti spinelli e 5 'tiri' di cocaina. E' questo il limite massimo oltre il quale scatta lo spaccio di sostanze stupefacenti, punibile con sanzioni penali. Le quantità sono fissate dalle tabelle messe a punto dalla Commissione istituita dal ministero della Salute lo scorso 11 febbraio, in attuazione delle nuove norme sulle droghe, e presentate oggi a Palazzo Chigi dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi. Le quantità massime stabilite per le diverse sostanze vengono fissate sulla base della dose media singola, indicato dalla Commissione come parametro supportato da evidenze scientifiche: ''Si tratta della quantità di principio attivo di ogni singola assunzione - spiega Claudio De Giuli, coordinatore della Commissione - idonea a produrre un effetto psicotropo in un soggetto tollerante e dipendente, non in una persona alla sua prima esperienza''. Per la cocaina la quantità massima di principio attivo è di 750 milligrammi (45%), cioè 1,6 grammi per un totale di 5 assunzioni. Per la cannabis la quantità massima di principio attivo è 500 milligrammi (10%), cioè 5 grammi per un totale di 15-20 spinelli. Per l'eroina non si devono superare i 250 milligrammi (15% di principio attivo): cioè 1,7 grammi per 10 assunzioni. Lo spaccio scatta anche se si viene trovati con più di 5 compresse di ecstasy (750 mg. di principio attivo), 5 compresse di anfetamina (500 mg.), 3 francobolli di Lsd (0,150 mg.). I consumatori, cioè trovati con quantità non superiori a quelle fissate nelle tabelle - è stato ribadito - non verranno puniti con sanzioni penali ma amministrative come il ritiro della patente di guida o il divieto di usare il motorino. La Commissione è stata incaricata di continuare i lavori fino al 30 luglio, monitorando nel tempo l'evoluzione della situazione. Per il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi, si tratta di ''parametri ragionevoli'' che ''mettendo a disposizione degli operatori di polizia e dei magistrati punti di riferimento chiari per discriminare il consumo personale e lo spaccio di sostanze stupefacenti''. ''Fino ad oggi - sostiene Giovanardi - si viveva in una situazione di arbitrarietà assoluta: a seconda del magistrato, un tossicodipendente poteva essere condannato o assolto a prescindere dalla quantità di droga o di principio attivo. Oggi sono state fissate soglie per ogni sostanza sulla base di un parametro scientificamente certo, la dose media singola''. La sostanza sequestrata, spiega il ministro, viene sottoposta ad analisi: se la quantità di principio attivo supera i parametri massimi stabiliti nelle tabelle, è spaccio e scattano le sanzioni penali. Che saranno pero' graduali: a rischiare dai 6 ai 20 anni di carcere saranno i grandi spacciatori, ''i mercanti di morte - aggiunge Giovanardi - che vanno combattuti. Per i consumatori sono previste esclusivamente sanzioni amministrative''. Fonte adn Kronos Se ridi, tutto il mondo riderà cn te; se piangi, piangerai da solo! |