Nick: thecrow75 Oggetto: Prodi deve scegliere Data: 9/12/2003 2.3.39 Visite: 84
STAPPA UN PRODINO! – IL MINISTRO PER L’EUROPA DI BLAIR VIENE A ROMA E PICCHIA DURO: “PRODI DEVE SCEGLIERE: O LA POLITICA ITALIANA O LA COMMISSIONE…”. Ricordate l’Ulivo mondiale? La sinistra vincente nel mondo con un cocktail a base di Clinton, Blair e Prodi? Be’, scordatevela. Clinton è andato serenamente in pensione da vincitore, e nel frattempo, il labour del nuovo millennio, Tony Blair, è diventato talmente amico del detestato Bush da farlo stare sullo stomaco a tutta la sinistra continentale. Ma la cosa deve essere reciproca, visto che gli inglesi a Prodi non sembrano volergliene perdonare una. L’ultima uscita risale a ieri, ed è del ministro britannico per i rapporti con la Ue, Denis MacShane, di fatto un vice del ministro degli esteri Straw con delega per gli affari europei. MacShane è uno che non la manda a dire, e spesso ha messo in difficoltà il suo stesso governo ed è stato più volte ripreso dai suoi diretti superiori. Ma stavolta da Downing Street nessuna ramanzina e nessuna rettifica, eppure le parole del ministro nei confronti del presidente, della commissione europea (tra l’altro pronunciate a Roma), non sono all’acqua di rose e suonano più o meno così: Dimettiti o rinuncia alle tue ambizioni politiche in Italia. “È inaccettabile – ha detto MacShane - che la Commissione abbia un presidente che non si dedica al 100% alle questioni europee, ma che invece viene visto come il leader politico in esilio dell’opposizione”. Secondo la bibbia della sinistra britannica, il quotidiano Guardian, le dichiarazioni di MacShane riflettono le vedute di Downing Street e infatti da Blair e Straw non è uscita una parola. Qualche mugugno all’interno dell’amministrazione e la condanna delle opposizioni, non tanto però sul merito quanto sull’opportunità di rilasciare dichiarazioni così forti alla vigilia di una settimana fondamentale per il futuro della nuova costituzione. Ma è lo stesso Guardian a notare come i commenti del ministro faranno la gioia dell’uomo che dovrà presiedere ai prossimi incontri della conferenza intergovernativa: Silvio Berlusconi. L’attacco di MacShane è l’ulteriore conferma della crescente debolezza di Prodi come presidente della Commissione. Da molti in Europa il suo mandato viene ritenuto fallimentare e la sua presidenza debole, tanto da essersi guadagnato il nomignolo di “lame duck”, anatra zoppa. “Prodi deve decidere se tornare in Italia e guidare l’opposizione o continuare a fare il presidente”, ha concluso MacShane. Dagospia 5 Dicembre 2003
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