Nick: crowblack Oggetto: Sono SODDISFAZIONI Data: 5/4/2006 15.38.3 Visite: 162
......queste..... "Conti in linea con i parametri Ue" Tremonti commenta il deficit al 4,1% Il deficit italiano nel 2005 è al 4,1% del Pil. Il dato, annunciato ufficialmente dall'Istat, era stato anticipato su Radio 24 a "Viva voce" dal ministro Giulio Tremonti, che ha anche precisato che questi numeri rispettano in pieno i paletti posti da Bruxelles all'Italia. Insomma, i conti sono in ordine e l'Italia sta rientrando dall'extra-deficit secondo quanto concordato con l'Europa. "I conti italiani del 2005 chiudono bene" ha commentato il ministro "e sul 2006 chiuderemo altrettanto bene". "E' in forte miglioramento l'indice di Confindustria sulla produzione industriale" ha poi detto Tremonti. "Così come l'indice Istat sugli ordinativi e l'indice Isae sulla fiducia. C'e' una buona tenuta della bilancia commerciale 2005 e c'è una buona crescita dell'attivo commerciale. Tutti dati buoni per l'Italia". Il deficit 2005 doveva essere del 4,3%, ha precisato Tremonti. E si trattava di un dato accettato dall'Europa nel piano di rientro. E invece siamo al 4,1%. QUARTO TRIMESTRE 2005, DEFICIT AL 4,4% L'Istat ha poi precisato che il deficit pubblico nel quarto trimestre del 2005 è stato del 4,4% del Pil, rispetto al 2,5% del corrispondente trimestre del 2004. L'Istituto di statistica ha poi comunicato gli altri dati economici delle casse pubbliche nel quarto trimestre del 2005 precisando che le entrate totali delle amministrazioni pubbliche sono aumentate dell'1%, mentre le uscite sono cresciute del 4,8%. ENTRATE E USCITE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI Nell'ultimo trimestre dello scorso anno, le entrate complessive hanno avuto un'incidenza sul Pil del 50,8% (51,9% nel corrispondente trimestre del 2004). Le entrate correnti registrano una crescita del 2,3% dovuta alla crescita delle imposte indirette (2,2%), delle imposte dirette (3,0%) e dei contributi sociali (3,5%). Forte calo invece per le entrate in conto capitale per il venir meno dei condoni: nel quarto trimestre sono diminuite in termini tendenziali del 54,4%. Sempre nell'ultima parte del 2005 le uscite totali sono cresciute del 4,8%, in termini tendenziali, con un'incidenza sul Pil del 55,2% (era del 54,4% nello stesso trimestre del 2004). Le uscite correnti nel quarto trimestre del 2005 registrano un aumento del 4,3%: questo aumento è dovuto all'effetto combinato di un aumento dell'1,1% dei consumi intermedi e dell'11,3% dei redditi da lavoro dipendente (per i rinnovi contrattuali dei dipendenti dei ministeri, della scuola e dei dirigenti medici e veterinari). Nello stesso aggregato si registra un aumento del 3,3% delle prestazioni sociali in denaro, del 2,8% delle altre uscite correnti e, invece, una diminuzione del 3,9% degli interessi passivi. Le uscite in conto capitale sono aumentate del 9,5%: questo aumento è il risultato di un incremento degli investimenti fissi lordi (3,6%) e un aumento delle altre uscite in conto capitale (15,8%). Nel quarto trimestre 2005 il saldo primario, cioè l'indebitamento al netto degli interessi passivi, è risultato pari a 801 milioni di euro (9.136 milioni nel corrispondente trimestre 2004) con un'incidenza sul Pil dello 0,2% (2,5% nel quarto trimestre 2004). L'Istat ha poi aggiunto che complessivamente nel 2005 il saldo primario rispetto al Pil risulta pari allo 0,5% "con una significativa riduzione rispetto all' 1,3% dell' anno precedente". Sempre nel quarto trimestre 2005 il saldo corrente (risparmio) è risultato pari a 308 milioni di euro contro i 3.976 milioni del corrispondente trimestre 2004, con una incidenza positiva sul Pil pari allo 0,1% (1,1% nel corrispondente trimestre del 2004). Complessivamente nel 2005 il saldo corrente in rapporto al Pil risulta pari a meno 0,6% (era meno 0,4% nel 2004). TREMONTI LANCIA IL PATTO TRA GOVERNO ED ENTI LOCALI Tremonti nel suo intervento su Radio 24 ha parlato della sua ricetta per risanare il debito pubblico dicendo che serve "un grande patto per l'Italia" fra governo, Regioni, Province e Comuni. "La possibilità di abbattere il debito pubblico" ha spiegato il ministro "passa attraverso un grande patto fra governo, Regioni, Province e Comuni. Che devono prendere una stanza, chiudersi dentro e non gli si devono ridare le chiavi finchè non escono con una soluzione. Se non si fa, il rischio è di andare a sbattere. Se si fa, si riescono a trovare le risorse per abbattere l'Ici e anche per aumentare un po' le pensioni per gli anziani". Riferendosi al programma elettorale della Cdl, Tremonti ha spiegato infatti che il programma "prevede, a parte l'abbattimento dell'Ici e l'aumento delle pensioni minime, che sono impegni urgenti, anche altri impegni che dipenderanno dalla realizzazione di questo piano sul debito pubblico". Il ministro ha ricordato che l'Italia ha "un debito pubblico enorme, ma un attivo ancora più grande", la maggior parte del quale è proprio degli enti locali. Se il patto tra governo ed enti locali si farà, ha concluso Tremonti, "si risparmieranno quantità enormi di denaro, sufficienti per abolire l'Ici e per le pensioni minime". www.tgcom.it 05/04/06 ......che Prodi e compagnia cantante se lo andassero pure a prendere in c.... ora!
Non piangere se non puoi vedere il sole perchè le lacrime ti impediranno di vedere le stelle. |