Nick: mir Oggetto: i tarocchi della Wanda Data: 11/4/2006 22.10.50 Visite: 180
Sulla via Emilia, tra Reggio e Parma, c'è la pizzeria "il sole di Napoli". Poco fa che il sole vero non lo si veda spesso. Più che altro è un'ipotesi sospesa nel cielo grigino di una vita grigina su una strada grigina e inevitabilmente piatta. Questa è la vita nella terra dello gnocco fritto. Vicino la pizzeria "il sole di Napoli" c'è una palazzina bassa. Dipinta di verde da un qualche geometra in vena di fantasie. Nella palazzina, al primo piano, c'è "la Wanda". La Wanda ti legge la mano, le carte e ti guarda dentro come un pesce in acquario. Prima di me ci sono due puttane. Una è vecchia, ha una parrucca bionda, un giubbotto di pelle e le calze a rete che non nascondono la pelle grinzosa. L'altra sembra la figlia. E' poco truccata e non ha più di sedici anni. E' instabile sui tacchi alti, ha le gambe magre che escono dalla mini a filo della mutandina. La puttana vecchia chiede alla Wanda se il suo amore tornerà a riprenderla. La Wanda gira un paio di tarocchi. Gira "l'appeso" e "la torre". Fa un faccia strana e guarda la puttana giovane. La ragazzina muove leggermente la testa come a supplicare qualcosa. La Wanda dice alla puttana vecchia che il suo amore sta per ritornare. La vecchia si apre in un sorriso e se ne va lasciando un 50 sul tavolo. Anche la giovane se ne va. Uscendo mi guarda ed ha uno sguardo triste che non dovrebbe appartenere alla sua età. Adesso sono io davanti alla Wanda. E' grossa e sembra una vichinga con quelle trecce bionde e gli occhi azzurri. Le chiedo del mio futuro sentimentale. Lei mescola le carte. Gira tre carte. "La morte", "La torre" e "Gli amanti". Dice che il cambiamento potrebbe esserci da un momento all'altro. Che la mia rigidità è la mia solitudine e che non c'è miglior amico o nemico di sè stessi. Vorrei dir qualcosa ma non riesco a dir niente. Lascio un 20 sul tavolo (guadagno molto meno di una puttana) e vado via. Fuori è quasi l'alba. La nebbia s'appresta a salire. Ho assurde lacrime agli occhi e altrettanto assurde solitudini appese all'anima. Domani si torna a casa. laico & liberale |