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Nick: ADP
Oggetto: Gianni Basso
Data: 13/12/2003 10.28.31
Visite: 149

Credo che il jazz sia molto cambiato, nella forma espressiva, e di certo anche nelle intenzioni. E' una trasformazione inevitabile, che risponde a determinate esigenze, a determinati contesti sociali. L'urgenza espressiva ha cambiato il suo modo di venir fuori, e secondo qualcuno, anche la sua intensità. E' difficile analizzare bene questo fenomeno, ma per questo rimando ad un grazioso libricino, "Natura morta con custodia di sax", che può interessare relativamente a queste tematiche.

Il gioco del jazz, oggi, è anche (in alcuni casi, quasi totalmente) un'acrobazia. Si gioca con le dissonanze, quelle più improbabili, si innescano avvincenti duelli all'ultima sostituzione, all'ultima sestina. Ci si diverte con le poliritmie, si scompone selvaggiamente, si sovrappongono strutture, tempi...

E questo, ha una sua logica. Secondo me, tutto ciò è stupendo.

Ma c'è un altro tipo di jazz, quello che ricorda il velluto, l'eleganza, la morbidezza del suono, i bei tempi dell'America proibizionista (già, per quanto possa sembrare strano, ad alcuni, e ad altri una bestemmia, c'è gente che li ricorda con piacere quei tempi), quando per bere ci si chiudeva in certi postacci, ed il jazz swingava più che mai.

Quei tempi, oggi, sono andati quasi dimenticati, tra i virtuosismi funambolici e la lucidità chirurgica di certi musicisti che, ovviamente, sono nati in altri tempi. E parlano di altri tempi, dove la città corre su ritmi veloci, violenti, dove si è arrivati ad un livello di specializzazione impensabile.

Beh, dicevo, quei tempi sono andati, quasi dimenticati. Quasi. Perchè, sapete, in giro c'è ancora un signore, anzianotto, che può raccontare di tutte le volte che portò Dexter Gordon in braccio, ubriaco fradicio, o di quando la tromba di Chet incantava il pubblico e faceva innamorare le donne.





Io quel signore dai capelli bianchi, lo conobbi, se non erro, un paio d'anni fa, a Bari. Ero lì perché un amico doveva incidere un disco con lui ed altri musicisti, e sapendo della mia ammirazione per Gianni, mi invitò a seguirlo, rigorosamente a spese della produzione L'avevo già visto, diverse volte, suonare in giro, ma non c'ero mai stato a contatto stretto per diversi giorni di fila.

Inutile dire che rimasi assolutamente affascinato. E' difficile spiegare come un uomo possa farti respirare l'America di altri tempi, possa farti sognare ad occhi aperti, parlandoti con un tale relax, di cose lontane, nel tempo e nello spazio.

Ricordo una frase che all'epoca mi fece ridere, e un po' pensare. Parlando di musicisti moderni, come Bergonzi (uno dei miei idoli), Brecker (idem) ed altri, lui mi disse "sai, io non ho mai visto nessuno suonare come Jerry [Bergonzi, ndr], ha una tecnica sconvolgente, caspita, sapessi suonare io in quel modo... Però c'è una cosa che non capisco, e cioè, come fanno a divertirsi suonando quella roba?!".

Già, perché ciò che più colpisce di Gianni Basso, è il relax, vi dico, è semplicemente disarmante, incredibile. Alla mia domanda "senti, io invece non ho capito una cosa di te, come fai a stare così rilassato quando suoni? Pare quasi che stai nel salotto di casa tua a fumare la pipa..", lui rispose con "ma guarda, la tua domanda mi suona strana, e sai perché? Perché io, se non riuscissi a rilassarmi così, non suonerei. Non ha senso suonare se non si è perfettamente rilassati, è una condizione essenziale per fare buona musica..".



Io credo che Gianni Basso rappresenti un vero e proprio patrimonio artistico nel panorama musicale italiano, lui è uno dei miei artisti preferiti, assieme a Zoot Sims, Dexter, per dirne qualcuno, per rendere l'idea...

Un musicista da ascoltare, se si vuol conoscere il jazz, quello buono, "vero", quello senza compromessi di sorta. Ogni volta che sento il suo sax vellutato, mi si appannano gli occhi, divento tristemente malinconico, e mi sciolgo come un burro. Gianni è magico, e la musica che suona è magica. Ha la capacità di trasportarti nel mondo dei sogni, dove ugnuno, ogni tanto, dovrebbe stare.







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Gianni Basso   13/12/2003 10.28.31 (148 visite)   ADP
   re:Gianni Basso   13/12/2003 10.55.3 (61 visite)   paps46
      re:Gianni Basso   13/12/2003 12.58.21 (38 visite)   ^Fake^
         re:Gianni Basso   13/12/2003 13.16.23 (40 visite)   ADP
            CatRollins   13/12/2003 16.9.58 (33 visite)   ^Fake^
               re:CatRollins   13/12/2003 18.12.31 (36 visite)   ADP
                  una foto   14/12/2003 13.36.10 (38 visite)   ^Fake^ (ultimo)

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