Nick: Viola* Oggetto: Le bombe a Dahab Data: 27/4/2006 15.27.18 Visite: 232
bastardi, maledetti bastardi. le bombe nel mercatino, tra le bancarelle di povera gente. ci sono stata, a Dahab, qualche anno fa. piccola cittadina vicino sharm, località di fricchettoni, surfisti, ragazzi molto giovani, atmosfera molto "easy", bancarelle con povere cose. la prima volta che andai in egitto rimasi sconcertata. il contrasto tra gli hotel a 5 stelle e ciò che vedevi appena mettevi un piede fuori, era troppo grande. taxisti, ambulanti senza denti rosicchiati dalla fame. una mancia di un euro era una giornata di lavoro. così pensai che non avrei voluto più tornare. poi ho pensato che era sbagliato, che se tutti avessero fatto come me, quella gente sarebbe semplicemente morta di fame. tutti coloro che lavorano negli enormi alberghi, i taxisti, i venditori ambulanti, i negozianti, le guide...vivono solo grazie alle persone che vanno fin lì. gli egiziani hanno un'enorme dignità, paiono non dimenticare mai la loro storia, e hanno il culto arabo dell'ospitalità molto sviluppato, pure se gli è rimasta l'ultima sigaretta e comprarne altre è un salasso, te la offrono. l'Egitto senza turismo muore, semplicemente. e quei bastardi sono andati a mettere le bombe in mezzo ai poveracci che sbarcano il lunario al mercatino, per punire un governo troppo aperto agli occidentali. chiaro. Tampa, Dahab, Sharm. nessuno deve andarci più. e così migliaia e migliaia di poveracci moriranno di fame, senza esagerare. ma a loro che gliene fotte. magari le bombe gli scoppiassero in mano. When I'm good I'm really good. But when I'm bad I'm better. |