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Nick: ^NAPALM^
Oggetto: EPHEL DUATH REPORT
Data: 7/5/2006 19.18.52
Visite: 156





















































 

EPHEL DUATH @ Jail, Napoli - 22 Aprile 2006
A cura di Alex Ve





Tra tutte le cose che mi sarebbero potute capitare la sera del sabato 22 Aprile, quella di sbagliare clamorosamente strada, era all’ultimissimo posto; al penultimo, invece, c’era quella di partire in ritardo. Ovviamente, essendo fortunato e ottimista, entrambe le ipotesi sarebbero potute piombarmi addosso. E infatti così è stato! Tra bestemmie varie ed estremamente sentite, confusioni mentali e stradali, tempo per trovare parcheggio, alla fine riesco ad arrivare in Via Sedile Di Porto, dove è situato il Jail. Vedendo una discreta schiera di metallonzi figuri davanti al locale, per prima cosa chiedo se gli Ephel Duath hanno già iniziato a suonare e con mia grande sorpresa e gioia seguente, scopro che malgrado l’orario (mezzanotte abbondante) i quattro jazz-corers non hanno ancora cominciato la loro serata. Purtroppo però ha già suonato la band di supporto, i Duality, che quindi non ho potuto seguire e di questo ovviamente mi scuso. Il Jail si presenta come sempre: atmosfera da music-club, assenza di palco, luci scarne che aumentano l’atmosfera, ma distruggono la qualità delle foto, e ambiente, in generale, estremamente gradevole. Veniamo ai dettagli del concerto. Avevo molta curiosità di vedere gli Ephel Duath dal vivo per verificare se riescono a riproporre dal vivo tutta la tecnica e la schizofrenia musicale che viene così sapientemente modellata nei loro albums. Risultato: sono stato ripagato, anche se non ampiamente, degli abbondanti scazzi subiti per arrivare al Jail. I quattro si sono dimostrati all’altezza sicuramente dal punto di vista tecnico, e, non nascondo che osservare le infinite note, pestate, triturate dal grandioso bassista Fabio Fecchio e dal fantasioso e tutt’altro che canonico Davide Tiso, è stato un piacere per il sottoscritto ed alcuni cultori della tecnica presenti alla serata. Grossi elogi vanno anche al batterista, Davide Piovesan, posato e fine quando serve, aggressivo e nichilista negli altri frangenti. Prova soddisfacente, ma di certo non esaltante del cantante, Luciano Lorusso, che spesso rischia si esagerare con l’ironia aggressiva, al punto di risultare involontariamente ridicolo (molti i commenti in questo senso dei ragazzi vicino a me), quasi fosse più attento a darsi un tono con le espressioni del viso e del corpo, che a dedicarsi ad un sano e malato scream (agitare uno sgabello, fingendo più volte di buttarlo addosso al pubblico, non mi sembra una mozza azzeccatissima). I pezzi suonati variano tra i migliori degli ultimi due albums, ovviamente prediligendo quelli dell’ultimo ottimo ‘Pain Necessary To Know’, e sono stati riprodotti tutti in maniera piu’ che buona. Veniamo ai lati negativi ora. Tre quarti d’ora: questa la durata del concerto; troppo scarsa! Va bene che il tempo è stato utilizzato con poche pause, e in maniera professionale, però regalare qualche bis, è cosa apprezzabile, soprattutto per i fans, non pochi, che attendevano da tempo una calata a Napoli della band del Tiso chitarrista. L’atteggiamento è poi sembratotroppo posato da parte dei tre musicisti che, a differenza del cantante, forse per la difficoltà tecnica dei pezzi suonati, appaiono troppo statici, al punto da risultare quasi intimiditi anche dalle numerose ovazioni, peraltro giustamente tributate. Chiudo facendo i complimenti ai gestori del Jail Club e a Cattiveria.altervita.org, per la buona organizzazione, i prezzi contenuti, la voglia di crederci che ci mettono e l’attitudine metallica e disponibile, piacevolissima conferma di quanto avevo già constatato altre volte. Spero che l’affluenza per i prossimi concerti sia buona come questa e, soprattutto. spero che ci sia sempre più gente che come al Jail, ha voglia di organizzare eventi e soprattutto di supportarli, altrimenti non resterà a noi ‘southerns’ che continuare a lamentarci, ipocritamente, dell’assenza di metal al Sud.



 







fonte 
http://www.benzoworld.com/v2/liveReport.php?id=86







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