Nick: Copia&Inc Oggetto: Pacco bomba a casa Prodi a Bol Data: 28/12/2003 10.41.16 Visite: 88
Pacco bomba a casa Prodi a Bologna, nessun danno BOLOGNA (Reuters) - Un pacco bomba è stato recapitato nell'abitazione bolognese del presidente della Commissione Ue Romano Prodi, in pieno centro storico a Bologna. Lo ha annunciato lo stesso Prodi spiegando di aver aperto il pacco che ha provocato una fiammata senza ferirlo o provocare altri danni. "Ho afferrato un pacchetto indirizzato a mia moglie. Era in un libro di D'Annunzio", ha raccontato lo stesso Prodi ai giornalisti. "Quando l'ho aperto c'è stata una gran fiammata, senza scoppi". Il presidente della Commissione ha aggiunto che stava guardando la posta arretrata quando ha aperto il pacco, che si trovava nel suo studio. Istintivamente è arretrato. Non c'è stato "nessun danno di nessun tipo, si è bruciato solo un po' il mobilio..." ha detto Prodi. "Mi sento tranquillo. La polizia sta lavorando bene", ha poi aggiunto. A casa Prodi questa sera sono accorse diverse auto della polizia e dei carabinieri, ma nessuna ambulanza, riferiscono testimoni, che hanno visto arrivare anche anche la polizia scientifica. Nell'abitazione di Prodi, in via Gerusalemme, nel centro storico della città e a pochi passi dalle Due Torri, è giunto anche il presidente della Camera Pierferdinando Casini. "E' un episodio del quale bisogna preoccuparsi soprattutto se messo in relazione con quanto successo nei giorni scorsi", ha detto Casini ai giornalisti, riferendosi agli episodi precedenti. "Questi atti di intimidazione, che vanno isolati, dimostrano che il terrorismo in questa città è ancora vivo e vitale". "Prodi sta bene, ma quello che è successo oggi non è uno scherzo, ma una cosa seria", ha aggiunto Casini. Due bombe rudimentali di piccole dimensioni erano esplose la notte del 21 dicembre scorso in cassonetti a Bologna, nei pressi dell'abitazione del presidente della Commissione europea. Prodi non si trovava nell'appartamento al momento dell'esplosione e nessuno era rimasto ferito. Gli artificieri avevano disinnescato poi un terzo ordigno che si trovava in un altro cassonetto. Il pacco, ha detto ancora il presidente della commissione Ue, conteneva un libro scavato, con all'interno della polvere nera e recava il timbro dell'ufficio postale di Bologna del 22 dicembre e come mittente il Circolo Dozza, da un indirizzo risultato inesistente. Un particolare, quello del timbro, importante secondo Luigi Persico, procuratore capo aggiunto della procura di Bologna, che coordina le indagini -- per il momento contro ignoti per fabbricazione di ordigno esplosivo. La data sul pacco, che aveva un innesco rappresentato da una molletta, ha spiegato il magistrato, è importante per mettere in relazione il fatto con gli ordigni nei cassonetti. Diversi pacchi bomba sono stati inviati in ottobre a alcune stazioni di polizia italiane e uno in novembre ha ferito un poliziotto esplodendogli in mano. La polizia ha detto che sospetta che anche gli autori di questi attacchi siano gruppi anarchico-insurrezionalisti. http://it.news.yahoo.com/031227/58/2l3f7.html
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