Nick: T-34 Oggetto: BELGIO NAZI Data: 13/5/2006 10.58.44 Visite: 104
Belgio, mattanza nazi Uccisa anche bimba di 2 anni
L´ultima mattanza di un naziskin in Belgio, particolarmente cruenta, con l´uccisione di una bambina bionda di due anni insieme alla sua tata di pelle nera in una delle strade del centro e il ferimento poco prima di una donna di origine turca, sta provocando una silenziosa indignazione. Sono due giorni che la gente va a portare fiori e pelouche dove sono state uccise. Anche sabato, una processione. Il fatto è successo giovedì pomeriggio ad Anversa, roccaforte del partito xenofobo e nazionalista Vlaams Blok, ora denominatoVlaams Belang. Un naziskin di 18 anni ha tranquillamente acquistato, al mattino una carabina 9 millimetri e un pacco da venti proiettili. Si chiama Hans Van Themsche e se non fosse stato fermato dalla polizia dopo l´omicidio della baby sitter e della bambina, avrebbe continuato a sparare.
Lo testimonia una lettera trovata nella sua camera e pubblicata venerdì dal quotidiano fiammingo De Morgen, in cui sono chiaramente scritti i suoi propositi: voleva fare un bagno di sangue, uccidere quanti più «stranieri». «Sembrava Bowling of Colombine», ha detto un testimone della mattanza, facendo riferimento al film-documentario di Michael Moore sui fanatici delle armi in America.
O anche una specie di «Taxi driver» versione nazi. Il giovane Hans si è rapato a zero la testa, si è vestito a parata di nero, con le svastiche appuntate sul giubbetto, ha comprato la carabina e le munizioni e si è messo a sparare. La prima che gli è venuta a tiro è stata una signora turca di 46 anni che leggeva un libro su una panchina. L´ha colpita al ventre e l´ha lasciata sanguinante per terra non accorgendosi di averla solo ferita. Poi nel mirino gli è capitata Mata N´Doyie, una ragazza di pelle nera, originaria del Mali, che lavorava come baby sitter per una coppia di ristoratori di Anversa, i coniugi Drowaert. Le ha sparato senza tanto guardare alla bambina che era con lei, la piccola Luna di soli due anni. Le ha uccise entrambe. Poi la polizia lo ha fermato.
Hans Van Themsche non è un pazzo. Non ha precedenti penali. Ma è il nipote di un belga che ha combattuto al fianco dei nazisti sul fronte Est durante la Seconda guerra mondiale. Sua zia è una parlamentare del partito razzista Blok-Belang, si chiama Fieda Von Themsche. Suo padre è un militante dello stesso partito. E lui è uno skinhead. Come skinhead era i cinque ragazzi belgi che lo scorso fine settimana hanno massacrato di botte un giovane francese di pelle scura a Bruges. Mentre soltanto mercoledì scorso, il giorno prima della mattanza di Aversa, un ragazzo di origini marocchine è stato trovato cadavere dopo una zuffa razzista in una discoteca.
Ma ciò che sconvolge di più i cittadini belgi è la facilità con cui il giovane nazi Hans ha potuto procurarsi l´arma con cui mettere in pratica il suo disegno nazista. Il sindaco socialista di Anversa, Patrick Janssens in particolare, si è fatto portavoce di questa indignazione. E il premier Guy Vehofstadt esprimendo il suo «sconcerto» è per l´accaduto, ha chiesto un esame accelerato in Parlamento di una sua proposta per inasprire la legislazione sul porto d´armi e l´acquisto di fucili e pistole. Domenica prossima ad Anversa è anche prevista una manifestazione di condanna di quanto è successo. Ma quella di venerdì, il giorno dopo, nelle strade del centro non ha visto in piazza più di 300 persone. Ad Anversa il partito dell´estrema destra Vlaams Blok – recentemente costretto a cambiare nome in Vlaams Belang e a moderare i suoi proclami razzisti – ha uno "zoccolo duro" di oltre il 30 percento dei consensi.
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=56270 "..a nuje10 e consorte romantici e bolscevichi [cit.].."
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