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Nick: hightecno
Oggetto: le vere tragedie...
Data: 2/1/2004 13.50.10
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ROMA, 2 gen - Torniamo indietro di 48 ore. È la sera di San Silvestro e milioni di italiani si stanno preparando a festeggiare l'arrivo del nuovo anno. Nelle case si preparano le tavole, le cucine profumano di zampone e lenticchie, i giovani si vestono di tutto punto per l'uscita in discoteca, gli appassionati dei botti preparano lo spettacolo e c'è anche l'ultima corsa a comprare una bottiglia di "quello buono" per il brindisi di mezzanotte. Tutti fremono, nelle piazze, nelle baite di montagna, nei ristoranti, nei salotti addobbati.
Tutti si preparano alla festa, tranne lei. Ottantotto anni da vivere in un piccolo appartamento in via Mola Saracena a Capena, in provincia di Roma. Da dieci giorni non riceve le visite e l'assistenza di nessuno. Le forze non ci sono più e il mondo intorno appare appannato, lontano, assente. Una nonnina come ce ne sono tante in Italia e come tante si trova in precarie condizioni di salute, senza nessuno che la possa aiutare, che la faccia sentire ancora viva. Lei non ce la fa a provvedere a se stessa.
E la sua casa porta i segni drammatici dell'abbandono: i pavimenti sono sporchi di urina e di feci, in tavola ci sono avanzi di cibo rosicchiati dai topi che scorrazzano tra le mattonelle e lasciano i loro escrementi ovunque. Per fortuna non tutti si sono dimenticati di lei. I vicini di casa, insospettiti e preoccupati da tanto silenzio hanno deciso di chiamare i carabinieri.
Quando i militari sono riusciti a entrare nell'abitazione si sono trovati di fronte l'immagine di questa piccola tragedia. La nonnina era riversa sul letto, in stato di semi-incoscienza e denutrita. Subito sono intervenuti i volontari del 118 che le hanno offerto la prima assistenza fino al trasporto in ospedale a Monterotondo dove è stata ricoverata perché il medico l'ha dichiarata incapace di provvedere a se stessa. Adesso sull'accaduto continuano le indagini dei carabinieri che hanno denunciato in stato di libertà i parenti della povera nonnina per l'ipotesi di reato di "abbandono di persona incapace per vecchiaia e malattia".
I militari hanno segnalato il caso anche all'Asl e all'amministrazione comunale di Capena perché provvedano a dare sostegno all'anziana abbandonata. Nella notte di San Silvestro non c'erano per lei le luci dei fuochi d'artificio e il calore di una casa, né brindisi, né abbracci. Solo il conforto di un letto d'ospedale e la carezza di un infermiera che le ha fatto capire di non essere più sola. (News2000)
attualità - NEWS2000
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Meditate gente,meditate...
