è stato detto:
e nel caso in cui qsta persona dovesse essere impossibilitata a farlo da sola,xkè ovviamente in stato di fin di vita,il medico gli darebbe solo 1 mano a compiere materialmente il gesto.
dall'articolo:
E' stato detto che il paziente può decidere per sé, se voler l'eutanasia o meno. Ma se il paziente è incosciente, chi decide per lui?
Nessuno può decidere per lui naturalmente, però in molti paesi si sta affermando una pratica, che si chiama del testamento di vita oppure living guill, volontà del vivente, in cui un soggetto che suppone o pensa che in futuro possa trovarsi nelle condizioni in cui è malato grave, è malato non cosciente, è malato sofferente, e non può esprimere quindi la sua volontà, lui, preliminarmente a quest'evento, dichiara come vorrebbe che si comportassero i medici nei suoi confronti ed eventualmente in alcune leggi è previsto anche che lui possa incaricare un'altra persona di far presente questa sua volontà e di vegliare affinché questa sua volontà sia rispettata. Io ritengo che questa soluzione abbia una sua legittimità, perché, quando parliamo di volontà del paziente, non è indispensabile che questa volontà sia espressa al momento in cui la si può soddisfare.