Nick: R-Soft Oggetto: Consiglio Letterario Data: 19/5/2006 20.29.52 Visite: 121
Una casa nel bosco e un uomo solo in quella casa. A scandire le sue giornate, l'ossessivo rito delle medicine, della "terapia" cui si affida per continuare a esistere, e poi rumori, schiocchi, cigolii, presenze... Le stanze di una isolata villetta a due piani, come quelle della psiche, sono abitate da esseri in transito, furtivi, misteriosi, dagli incerti attributi: benigni, neutri o, più plausibilmente, maligni? Il protagonista del romanzo cerca di resistere, si impone il rigore del ragionamento, passa al vaglio della razionalità ogni evento, ma pian piano si trova avviluppato nei lacerti della propria memoria vicina e lontana, nell'inquietante immobilità della provincia in cui vive (che è descritta da Sclavi con corrosivo sarcasmo), in un'ossessione circolare come un tornado... Accumulando poco alla volta particolari quotidiani ma straniati, sospesi in una dimensione già segnata dall'incubo, Tiziano Sclavi, riconosciuto maestro nell'arte di creare mostri e, soprattutto, di mimetizzarli e spedirli in mezzo alla gente, riesce a costruire un'atmosfera in cui nessuna cosa è più ciò che sembra e tutto rimanda a un suo doppio estraneo e minaccioso. Il risultato finale è Il tornado di Valle Scuropasso, un vero e proprio thriller di natura assolutamente eccentrica ma, come è nella tradizione più irrinunciabile, tesissimo in ogni sua parte, e doloroso, avvincente. Tiziano Sclavi, nato a Broni in provincia di Pavia nel 1953, è tra i migliori autori del fumetto moderno ed è il creatore di Dylan Dog. È scrittore e giornalista. Tra i suoi romanzi Dellamorte Dellamore (1992), Sogni di sangue (1992), Nel buio (1993), La circolazione del sangue (1995), Le etichette delle camicie (1996), Non è successo niente.
Tre sono le vittime, finora. L'assassino è stato grottescamente soprannominato "il Seviziatore". È meticoloso, paziente, imprevedibile. Uccide in modo atroce le sue vittime e compone la scena del delitto come un vero teatro dell'orrore. La donna che gli dà la caccia si chiama Giuditta Licari. Da anni la polizia si rivolge per "consulenza" a questa strana dottoressa, anatomopatologa e psichiatra, pragmatica, solida e inquietante nel suo totale distacco di fronte a ogni genere di crudeltà, in grado di vedere oltre il sangue, oltre i cadaveri e guardare il mondo con gli stessi occhi dell'assassino. Il suo talento è scorgere ciò che agli occhi degli altri regolarmente sfugge. L'indagine sul Seviziatore la mette di fronte a qualcosa che raramente ha provato nella sua vita: il dubbio. E dopo anni di delitti sempre uguali, il dubbio è un precipizio che la incuriosisce. Almeno finché il serial killer, in una mossa impossibile da prevedere, non sposta il proprio piano d'azione su un livello personale, costringendo Giuditta a diventare protagonista dello spettacolo. E insieme a lei deflagra la sua vita in un'allucinazione cosmogonica da cui sembra impossibile risvegliarsi. La verità non teme verità. Paola Barbato, smesse le vesti di sceneggiatrice di Dylan Dog, ha descritto un incubo di parole che tagliano come lame. "Bilico" è un romanzo senza paragoni. "Bilico" è l'inganno e il terrore. "Bilico" svela l'unica vera scrittrice di thriller italiana. Papà & Mamma (Per i Dylaniati). Buona lettura. Moving up slowly Inertia keeps She's moving up slowly
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