Nick: sunbeam Oggetto: Ucciso in ospedale Data: 21/5/2006 14.58.31 Visite: 100
NAPOLI - Ucciso dalla camorra: sei colpi di pistola contro un autista delle ambulanze. Freddato davanti ai colleghi nell'ufficio del 118 dentro l'ospedale Apicella di Pollena Trocchia, nel napoletano. Palmiro Capasso aveva 50 anni e una lunga lista di precedenti, droga soprattutto. La Polizia lo conosce come affiliato al clan Terracciano, i boss dei quartieri Spagnoli a Napoli, ma la direzione distrettuale antimafia è convinta che la vittima fosse in buoni rapporti anche con il clan Panico e con gli Arlisto. Non aveva ancora nessuna sentenza passata in giudicato e questo gli permetteva di essere dipendente autista di una pubblica assistenza. Era il suo giorno di riposo ieri e in ospedale non doveva esserci Palmiro Capasso. Ma il killer conosceva le sue abitudini e forse lo seguiva da ore se è entrato nell'ufficio del 118 con tanta sicurezza. Non gli è servito neppure chiamarlo per nome: gli ha scaricato la pistola puntando dritto al torace. L'assassino indossava il casco integrale: nessuno l'ha visto entrare nell'ospedale, nessuno l'ha visto uscire. "L'ufficio del 118 - spiega un funzionario della squadra mobile di Napoli - ha un'entrata distinta da quella del pronto soccorso. Si passa direttamente dal parcheggio: non c'è servizio di vigilanza in quel posto". Erano le 23.30 quando Capasso è stato ferito; un'ora e mezza dopo è morto nonostante l'intervento chirurgico cui era stato sottoposto. (21 maggio 2006)
Dicett' o pappece n'faccia a noce damm o tiemp ca te spurtoS. |