Nick: NAPUL|LLO Oggetto: IMPORTANTE - LAV Data: 11/1/2004 21.56.46 Visite: 161
Alla dott.ssa E.Z. Presidente Ass. Difesa Ecologica- NA Il martedì 23 dicembre 2003 insieme agli accalappiacani della Asl (il sig. V.D. ed un altro di cui non ricordo al momento il nome) catturai una cagna incinta all’interno del porto di Napoli, per farla sterilizzare. Mentre mi medicavo per un morso che l’animale mi aveva dato, i due solerti accalappiacani caricarono la cagna sull’automezzo sollevandola esclusivamente con i due cappi e provocandone lo svenimento. Un operaio di servizio sul molo, che è disposto a testimoniare,mi disse che la cagna era morta. Accorsi vicino all’automezzo e mi accorsi che era in apnea. Con dei colpi ritmici sul torace riuscii a rianimarla; e pregai quindi il personale di portarla in fretta in ambulatorio per prestarle ulteriori eventuali cure. Il commento degli accalappiacani,da me non udito ma riferitomi dall’operaio, fu:"e pure si more, chi se ne fotte…". Mi preoccupai quindi anche di avvisare la dott.ssa P. dell’accaduto per raccomandare prudenza e lei mi chiese di parlare direttamente con il dott. S. che avrebbe dovuto operare la cagna; cosa che feci. A sera, ad operazione ultimata, lo stesso dr. S. ,sapendo quanto fossi in ansia, mi telefonò per tranquillizzarmi, e nell’occasione mi disse anche che aveva avuto qualche piccola difficoltà nel ricucirla in quanto la montata lattea aveva reso più fragili i tessuti. Al mattino seguente fui di nuovo rassicurato dal dr. S. sullo stato della cagna ed informato del suo trasferimento al canile Recano di Pianura. Poiché ho appreso, data la continua frequentazione degli ambulatori, che in casi come questo bisogna essere molto prudenti perché a volte l’apparenza può ingannare e si possono verificare cedimenti dei punti anche dopo giorni, ritenni ,in buona fede, che il ricovero sarebbe durato un po’ di più del solito. Invece, questa mattina, recatomi al porto per accudire gli altri animali, ha appreso che la cagna, a dispetto della prudenza e del buon senso, era stata rimessa sul territorio dopo soli tre giorni di degenza post-operatoria. (Operata il martedì sera e liberata il sabato mattina) su disposizione della dott.ssa P.. Non solo. Nessuno mi ha informato della reimmissione della cagna sul territorio; perchè avrei potuto controllarla ed intervenire in tempo.In questo modo, nonostante io mi sia recato sul posto tutti i giorni, fino al 30 dicembre compreso, non avendo visto la cagna, non mi sono preoccupato,ritenendola ancora ricoverata. E invece la poveretta, evidentemente fin dalla sua ..liberazione,si era già nascosta da qualche parte per essere lasciata in pace. Infatti è stata trovata dagli operai della chiatta il 31 mattina, morta, ed è stata sepolta sulla spiaggia. Questa mattina stessa, con l’aiuto dello stesso operaio, l’ho dissotterrata ed ho accertato che avevano ceduto sia i punti interni che quelli esterni, con conseguente fuoruscita di parte delle viscere. Ho chiamato la dott.ssa P. e l’ho pregata di avvisare la sardigna per la rimozione. ---------------------------------------- La LAV ha spedito a tutti gli iscritti un documento word da firmare e inviare per protestare contro questo scempio...per chi fosse interessato mi lasci la propria email in privato. Così avrete la copia del documento WORD. Grazie.. Molto spesso le catene di sant'antonio funzionano quindi diffondete..
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