Nick: otAmArR Oggetto: Codice volto santo.I puntata Data: 1/6/2006 17.31.24 Visite: 83
Era una notte buia e tempestosa. Grazie al cazzo, di solito le notti sono buie, a meno che non sei jim morrison e dici che sei tu la notte. Sul tempestoso si può discutere. Ma non perdiamo il filo del discorso... Montesanto. I lavori della cumana, a piazza montesanto. Le due di notte. a piazza montesanto. L'atmosfera è quasi irreale. Tutto giace in silenzio. Volute di fumo silenziose si alzano dal silos dei lavori della piazzetta. Motorini come cavalli bianchi allo schombrunn sfoggiano un festival di marmitte catalitiche come alla parata dei carabinieri. C'è anche il cane. Ma anche loro, compresi il cane, silenziosi. Che se fosse a Milano, alle due di notte in un quartiere popolare sarebbe normale, ma a Montesanto no. C'è qualcosa di irreale. Geppino gison, impiegato al comune, ritorna da una nottata brava passata a cavalcare l'ebbrezza della mortalità di una partita di scopone all'a.c.o.s. (associazione cattolica operaia sportiva) del volto santo ai ventaglieri. E' allegro geppino avendo vinto contro pasquale il criminale e fortuna delle banane. Quando gioca si raccomanda sempre al volto santo, geppino gison. Lo ringrazia in ogni maniera per ogni carta presa, lo esalta per ogni scopa fatta e lo jastemma per ogni carta oro che perde. Un fervente credente. E proprio quella sera, forte del potere trascendentale di una fiaschetta di asprinio, aveva visto qualcosa di strano in quel quadro. Nel volto santo. Gli era parso stranamente immobile ad ogni ringraziamento e particolarmente freddo per ogni jastemma, non so se mi capite. Rifletteva su tutto ciò mentre attraversava la piazzetta scansando un silenzioso motorino e al contempo, silenziosamente, evocando tutti i fantasmi dei morti del centauro che l'aveva per poco scansato. Non credendo alle sue orecchie si ferma, sudando freddo in quell'aria. Il silenzio... il silenzio... Prova a santiare un poco le mamme di quelli dell'anm, ma la voce gli esce stentorea. Quasi a non voler rompere quell'atmosfera. Allarmato gira la testa di qua e di la, pensando di non trovarsi nel posto giusto, ma vedendo la monnezza alla base delle scale della cumana e vedendo i manifesti elettorali di una zoccola con la sciarpa capisce che il posto è quello la. Anche se c'è qualcosa che non va. Nun è vvin e nun è acqua a salute e sta pucchiacqua(?chi schif e rima?) |