Nick: Ulisse Oggetto: Sua Emittenza Data: 14/1/2004 13.20.58 Visite: 143
Ma siamo così sicuri che questo appellativo spetti a Silvio Berlusconi, e non competa invece a Maurizio Costanzo? A suo tempo sono stato un estimatore di questo giornalista e conduttore de il famosissimo Maurizio Costanzo Show, e per sentito dire, di altre trasmissioni fatte anche in rai. E' da un po’ di tempo che mi rendo conto di come questo personaggio, ultimamente, sia cambiato in modo inquietante. Se una volta potevamo parlare di un giornalista-conduttore-autore lautamente stipendiato da Mediaset per fare spettacolo, oggi invece stiamo parlando di un signore che, assieme a Berlusconi e Confalonieri, dirige il più grosso network televisivo privato del Paese. Prendete, per un attimo, in esame il palinsesto televisivo di Mediaset e provate ad eliminare le sue trasmissioni, quelle della moglie e quelle dove ci sono personaggi televisivi protetti/promossi da almeno uno dei due coniugi: quante ve ne rimangono? Provate a contare, rapidamente, di quanti sono stati presi sotto "l’ala protettrice" di questo signore, o della sua consorte, e hanno fatto fortuna (o presunta tale): Enzo Iacchetti, Paola Barale, Gianni Sperti, Enrico Papi, Kledi... l’ultima, in ordine di tempo, è Annamaria Barbera, ma l’elenco è ben più lungo. Quanti, invece, si sono allontanati da Mediaset in circostanze non chiarissime (per probabili dissapori con questo signore e/o col suo clan, nella migliore delle ipotesi) e sono, talvolta, anche caduti in disgrazia professionale? La Barale stessa, Fiorello, Bonolis… anche qui l'elenco è aperto ad ogni possibile aggiunta. Ci si è lamentati tanto (a volte giustamente) di Santoro in RAI, ma il modo in cui Costanzo conduce in prima persona le sue trasmissioni non è meno parziale e tirannico: o dici le cose che vanno bene a lui, oppure vieni continuamente interrotto, sbeffeggiato ed infine ridotto al silenzio... ne hanno timore persino i politici di primo piano, quando sono suoi ospiti. Anche quelli che vorrebbero far finta di nulla (magari perché come lui sostenitori del centrosinistra) ce l’hanno talmente sull’anima da non poter tacere… Aldo Grasso: "Costanzo è ormai il Cuccia del mondo televisivo, le sue prestazioni andrebbero recensite non più nelle pagine degli spettacoli ma in quelle politiche, il suo talk-show è... un vero centro di potere. E come tutti i poteri non conosce altro meccanismo che la moltiplicazione di sé, l'occupazione di nuovi spazi". Aldo Busi: "Costanzo non mette i suoi ospiti a proprio agio, li dirige troppo a bacchetta e quindi è molto raro che ci sia qualcuno che trasgredisca. Noti, ignoti, vengono lì a dire una loro verità e nel momento stesso in cui la devono esporre, ecco che diventa già a livello di Costanzo; la espongono come lui vorrebbe che sia esposta. Altrimenti non vieni più ripreso televisamente, non ti rivolge più la parola, sei messo in margine e fai la figura del carciofo. Io ci sono andato due o tre volte; l'ultima volta nell' '89 o '90 ho salutato il pubblico con una pernacchia, ho mandato a cagare lui e i suoi cioccolatini. Perché mi dovrebbe chiamare? Sono io che non ci voglio più andare. Io mica vado in tv per esibizionismo, vado per lavoro". Marta Marzotto: "Mi ha fatto fare una figura di perfetta imbecille. Costanzo è molto servile con i potenti e cerca di strafare con i non addetti ai lavori.... Anche perché trovo che l'aspetto fisico ha la sua importanza, nella vita, e lui certamente in questo non è stato aiutato. Siamo onesti, quando una persona è fisicamente così poco attraente diventa cattiva oltre misura". Angelo Rizzoli, davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta P2: "Posso dire che il giornalista Maurizio Costanzo entrò nel gruppo Rizzoli su precisa raccomandazione di Licio Gelli, il quale era in stretti rapporti col predetto e alla cui carriera mostrava di tenere particolarmente". Ancora: "Il Costanzo era un vero e proprio superprotetto del Gelli... Fu così che il Costanzo divenne dapprima direttore della "Domenica del Corriere", poi dei servizi giornalistici della Tv privata della Rizzoli, poi ancora del quotidiano L'Occhio". Più lo guardo (insomma, ovunque faccia zapping c'è lui o i suoi derivati) e più mi chiedo se il vero Grande Fratello non sia questo signore: d’altra parte, la mafia cercò di ammazzare lui, Sua Massonità, e non altri.... ///U. |