Nick: mir Oggetto: 6quelche6 Data: 6/6/2006 21.4.10 Visite: 125
Poco fa parlavo col Potos che ho sulla mensola e convenivamo sul fatto che non ci sono più le stagioni di una volta. A giugno un tempo del genere signora mia... Il Potos lo innaffio con la birra perchè così diventa più simpatico e si lascia andare. Il mio barbiere qualche ora prima era stato più drastico "ormai andiamo a finire!". Ma finire dove? Non gliel'ho chiesto per il semplice motivo che stava passando il rasoio nei pressi della mia giugulare. Andando dal barbiere ho notato dei ragazzini che nei giardinetti giocavano calciando uno stronzo secco di cane. Ad un certo punto uno di loro si è messo a palleggiare con lo stronzo. Era bravo, sembrava una pubblicità della Nike. Ci mancava qualche voce fuori campo che dicesse "impossible is nothing" o una cosa del genere. Poi però lo stronzo si è rotto e la combriccola si è sciolta delusa. Poco prima, alla stazione centrale di Napoli, dei tuoni stavano squarciando l'aria mefitica del pieno di una giornata normale. Solo che c'era talmente tanto bordello che i tuoni sono passati inascoltati. "BUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUMMMMMMMM" Un barbone si è scrostato una cosa da vicino l'orecchio e ha detto ad un altro che gli stava accanto: "Che e' 'itt?". Qualche ora prima mi ero svegliato. Mi ero alzato e avevo sollevato la tapparella. Al di là del vetro non c'era la tengenziale e il traffico ma pozzi di petrolio che bruciavano. Come nel film "Jarhead". C'erano soldati che avanzavano nella coltre di fumo e sparavano a casaccio. Uno ha puntato il mitragliatore nella mia direzione e rideva. Ho richiuso la tapparella. Nello stesso istante, il Potos dalla mensola, svegliandosi, ha scorreggiato.
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