Nick: KuBo[Z] Oggetto: Radio America Data: 9/6/2006 13.1.4 Visite: 70
L'ultima sera di gloria provinciale di un programma di musica country, spot simulati e scurrili canzoni della prateria in onda negli States da 32 anni. Ideato e condotto dallo straordinario Garrison Keillor, che ha scitto il film e vi interpreta sè stesso. In realtà non chiuderà. Ma il canto del cigno di uno show che comunque must go on serve a Robert Altman per allestire uno struggente - ma a tratti divertentissimo - rompete le righe. Non è il suo "Radio Days", un'operazione nostalgia. E' un film sulla morte realizzato da un regista 81enne che non ha più fiducia in un mondo incapace di riconoscere i propri pollastri umani, giustiziere di tutto ciò che ha costretto a sopravvivere per inerzia. Nemmeno l'eliminazione del figuro che trasformerà la radio hall in parcheggio (tommy lee jones) eviterà la fine. 30 anni dopo "Nashville" (allora era un festival pop), Altman replica a suon di musica l'intrecciarsi di vite e parole in magistrale bilico tra melodramma e ammiccamento. E' la sua consueta babele dsi personaggi: convulsa eppure fluida, gruppi di famiglia allargata in un interno dato dal convergere dei destini: le canterine Meryl Streep e Lily Tomlin, Lindsay Lohan che scrive poesie sul suicidio, gli strepitosi bad boys Woody, Harrelson e John C. Beilly, Kevin Kline parodia del detective noir, Virgina Madsen ex ascoltatrice divenuta angelo. L'Ultimo Spettacolo sarà elegia ineluttabile, commovente, dolorosamente vitale. Dedicato a poche persone Tutti hanno un'anima, ma pochi la sanno gestire (p.c.) |