Nick: Nieth Oggetto: 'a saciccia Data: 9/6/2006 15.47.36 Visite: 108
a dire il vero, noi napoletani ci arrangiamo su tutto. malgrado le mille peripezie che ci costringe ad affrontare una città come napoli, ce la caviamo sempre. per un milanese non sarebbe certo lo stesso. per esempio, alcune situazioni nelle quali un napoletano la vince (e genialmente) su un milanese.
il pullman non arriva a milano cosa strana di per sè. il milanese lo aspetta, telefona in ufficio avvisando del ritardo, poi chiama un taxi.
il pullman non arriva a napoli cosa normale di per sè. il napoletano aspetta anche un'ora, bestemmiando. non chiama assolutamente in ufficio per avvisare del ritardo. dopo un'ora, decide di farsela a piedi, camminando "a gambero" fino a duecento metri dalla fermata, sperando di vedere arrivare il mezzo. poi si rompe le palle e scatta l'idea geniale: prende il primo pullman che arriva, si lascia trasportare in un posto dove prenderne un altro, ed arriva al lavoro con due ore di ritardo. senza obliterare il biglietto, perchè vaffanculo, aggio sempre aaspettato un'ora. e se non arrivasse nessun pullman, passa sempre il vecienzo di turno che sta andando proprio dove dovete andare voi. e non importa se lo avete visto due volte, o lo conoscete soltanto di vista: vecienzo in quei momenti è sempre nu frato.
perdere il lavoro a milano che tragedia. se arriva, arriva la cassa integrazione, sempre puntuale. se non arriva, il milanese va a fare il barbone e dopo qualche mese lo trovano morto di freddo.
perdere il lavoro a napoli in una città dove il lavoro è un miracolo se lo trovi, 'o napulitano non si fa problemi. qualcosa se lo inventa, in attesa di trovare un lavoro. arriva la cassa integrazione? buono, serve a "integrare" i guadagni dei quattro lavori in nero che il napoletano già sta facendo. e casomai nun truvasse proprio niente.. si mette a vendere gli accendini alla stazione. 'o napulitano si fa secco, ma nn muore.
andare a fare la spesa a milano la milanese si veste di tutto punto. pure 'e scarpe cu 'o tacco. scende al mercato, carica il carrello mettendoci due cazzate, poi va via con una borsa leggerissima. se non si fa portare direttamente la spesa a casa, lasciando venti centesimi di mancia al ragazzo.
andare a fare la spesa a napoli la napoletana scende come sta a casa. tanto aggio arriva' nu mumento 'o supermercato, che tengo 'a vere'. insieme a lei, quel povero cristo del marito che ogni volta che si va al mercato, è una botta in fronte. la donna arriva e comincia a mettere tutto in mano al marito, dopo aver detto che "no, ma quale carrello, avimma piglià sulo ddoje strunzate". il marito, quando ormai ha dovuto ricorrere a stratagemmi del tipo iniziare ad infilarsi i pacchi di pasta nelle tasche, venendo scambiato per un maldestro taccheggiatore con conseguente paliata dalle guardie giurate, esce a prendere un carrello. anzi due, non si sa mai. la moglie carica, carica, carica, da sti carrelli straborda tutto. "no, pecchè po', verenno, me vene a mente che aveva piglià pure sta cosa". all'uscita, il marito sembra un toro sbuffante, fumo dalle orecchie, una faccia rossa per lo sforzo, e in mano una decina di buste per un peso totale di otlre quaranta chili. cose che quando arrivi sotto casa e scarichi la macchina, pare che stai facenno nu trasloco.
mangiare a milano il milanese apre il frigorifero e non ci trova niente. non si scompone. chiama la rosticceria sotto casa e si fa portare due panzarotti (che sono le nostre pizze fritte). apparecchia la tavola, mangia il panzarotto, sopra ci beve del vino rosso.
mangiare a napoli. qua volevo arrivare. nel frigo non c'ho un cazzo. ma nun fa niente, non resto digiuno. ho recuperato due sacicce dal frigo. al volo, salsiccia in padella. nella dispensa ci stava un pezzo di pane che penso me l'abbia lasciato mio nonno in eredità. non fa niente, me lo scarfo un poco. ddoje saciccie in mezzo al pane, con un pò di maionese. ce l'ho adesso davanti. sulo a lo guardà, me sto consulanno.. il mio blog: http://www.bananaamotore.splinder.com / |