Nick: TechArt Oggetto: voyeurismo rattuso! Data: 18/1/2004 17.49.27 Visite: 114
Quando il piacere è solo vedere e non toccare L'ultima frontiera del voyeurismo: le ragazze della porta accanto si spogliano sul web. Non sono bellissime, ma l'importante è che siano vere! La voglia di mostrarsi, la voglia di farsi vedere, la voglia di raggiungere, nei limiti del possibile, una certa notorietà. Tutto questo è, in sintesi, lo spogliarsi davanti a una web-cam. Un movimento allegro e boccaccesco - così è stato definito - limitato, per ora, principalmente agli Stati Uniti. Vien subito da chiedersi: ma dove sta il confine tra pornografia e semplice esibizionismo? Forse un confine c'è, ma non si vede marcatamente. La nuova industria dell'intrattenimento per adulti made in Usa sembra cercare strade alternative che sfruttino le potenzialità di internet senza però cadere in modo esplicito nella pornografia. L'ultima frontiera del voyeurismo d'Oltreoceano è costituita da siti autogestiti dove i navigatori in cerca di una scappatella via modem, possono incontrare ragazze vere, magari non bellissime o perfette come una pin up, ma in carne e ossa. Insomma, le classiche ragazze della porta accanto con cui poter comunicare e dalle quali non farsi prosciugare la carta di credito con dialer acchiappasoldi e iscrizioni sanguisuga. Qui si paga ovviamente, ma, visto il successo, per i "guardoni" informatizzati deve essere solo un dettaglio rispetto alla possibilità di stabilire un contatto con giovani poco più che ventenni, più o meno nude e disponibili. Sicuramente a farsi guardare, forse anche a farsi toccare, su appuntamento. Per gli "addetti ai lavori" tutto questo fa parte della cultura di questo nuovo utilizzo della web-cam. Non solo la volontà pruriginosa di osservare, curiosare, entrare nella vita privata di una persona. Non più il mettersi al buco della serratura per guardare quello che accade. I tempi di Jennifer Ringle e la sua telecamera-spia sulle sue giornate all'interno di un college sembrano tramontati. Oggi c'è addirittura la ricerca dell'arte di una pornografia alternativa, dicono i responsabili dei siti autogestiti. Sì, ma quale? "Celebriamo la sessualità nelle sue forme diverse - si vantano i responsabili di alcuni di questi siti -, non commerciali, non tradizionali, non legate al potere economico. Ci sono persone di differenti taglie, etnicità e background. In questi luoghi le persone si sentono bene con loro stesse e con i desideri sessuali che hanno". Insomma, il tentativo è quello di trasmettere un'energia che una bambolona nella vasca idromassaggio non riesce a trasmettere. Per questo chi si mette davanti alla web-cam non è soltanto e semplicemente su un set fotografico, ma vive nel contesto di una realtà più o meno ricostruita. E le ragazze? Niente di artificiale, garantiscono. Nessun seno gonfiato, le labbra al naturale. Anzi, ci sono pure piercing e tatuaggi per far capire che quella ragazza potrebbe essere proprio la studentessa che abita sul nostro pianerottolo. Ma questa bellezza al naturale può aiutare la coppia o è limitata all'uso degli uomini? Come sempre questi fenomeni sociali nascondono sorprese: la metà degli abbonati ad alcuni di questi siti (per esempio suicidegirls.com) sono donne, eterosessuali. Perché? Perché le donne apprezzano la semplicità e la freschezza di queste donne vere. Belle e interessanti. Non superdonne. eccone una...
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