Nick: Franti Oggetto: Possibile in Rilievo? Data: 19/6/2006 15.46.15 Visite: 304
Nel Centro Storico di Apice Vecchia (paesino abbandonato del beneventano a 2 km dall'uscita autostradale di Benevento, sulla Napoli Bari) si svolgerà sabato 24 e Domenica 25 giugno la XV° edizione della manifestazione "Due Notti al Castello", organizzata dall’Associazione Culturale "Il Castello". Le finalità di tale iniziativa culturale è la rivalutazione ed il recupero del Borgo Antico, che oggi sembra più vicino. Nel Centro Storico purtroppo, come nello scorso anno, sono ancora in corso lavori per il restauro di diversi edifici: gli inevitabili disagi legati a tale situazione sono però la dimostrazione dell’avanzato recupero del Centro Storico, scopo d’altronde della nostra iniziativa. Da sabato con inizio alle ore 18 e domenica dalle ore 9, sarà possibile visitare "AnticApice", mercatino di Antichità, Artigianato e Collezionismo, con uno spazio anche per i prodotti tipici locali. Si svolgerà quest’anno la II° edizione del Concorso di cortometraggi dal titolo "Corto al Castello", curato da Calicchio Giovanni. Numerosa è stata la partecipazione alla prima edizione. Le pellicole selezionate, come nella precedente edizione, saranno proiettate nel corso della manifestazione e le migliori premiate. "MUSEO APERTO ALL'APERTO" è il tema delle performance artistiche che nelle due sere della manifestazione si articoleranno in varie espressioni: vi sarà una performance di Body Art ed un’estemporanea di pittura e scultura degli alunni del Liceo Artistico di Benevento, coordinati dai proff. Cardona Albini Francesca, Della Sala Orifiamma, Frusciante Antonio, Morante Francesco e Vallone Vilma. Nei saloni del Castello invece sarà allestita una mostra fotografica dal titolo "Amore Miapice", curata dal dott. Volpone Antonio. Nelle piazze e tra i vicoli del Borgo Antico, saranno presenti gruppi musicali di genere diverso, uniti in un percorso musicale che farà rivivere le proprie radici attraverso i vari generi musicali cari ai giovani. Sabato e Domenica tra i vicoli e le piazze si esibiranno: "LE JANARE" performance di ragazze apicesi che vogliono far rivivere antichi miti e credenze popolari, realizzata in collaborazione con la sezione femminile dell’ARCI di Apice. Le Janare (che si chiamerebbero così perché entravano dalle porte, in latino Janua) sono donne terribili e temibili, che esercitavano un vero e proprio dominio sull’uomo, dotate di conoscenze magiche, capaci di dominare le forze della natura. C’erano le "Janare cattive", che facevano le fatture e "le Janare buone" che le disfacevano. L’eterna lotta tra il male ed il bene, il buio e la luce. Ed in notti ed in zone fatidiche, sotto la fitta ombra degli alberi, risuonano le loro nenie, alla luce di grossi falò, tra l’acre odore di fumo e di carne bruciata, tra grida, canti, balli e ... questo è il "Sabba". "I CEMBALLEGRI", giovane gruppo di musica etnica originario di Salerno, che nasce dall’interesse appassionato per la musica e per la tradizione popolare, ma uniti anche dall’interesse e dal desiderio di ricerca nei confronti della cultura della loro terra che si esprime nella musica e nella danza popolare. I Cemballegri, con la loro energia e la loro contagiosa allegria riescono a trasportare gli spettatori in uno spaccato di vita reale. Attraverso la musica e la danza intrise dei ritmi ciclici del lavoro dei campi, essi introducono in un tempo, uno spazio a metà tra il sacro e profano tra i campi e la mondanità contadina. "Sabato", inoltre, sarà possibile ascoltare: "STRANI ELEMENTI" insieme di percussioni etnotribali con danzatrici, che si rifà alle varie tradizioni percussive del mondo. Musica coinvolgente, dove musicisti e spettatori divengono tutt’uno, rapiti dalle movenze della danza tribale, magica, passionale e aggressiva, sensuale ed erotica, in un connubio di amore e lotta. "SALERNO STREET PARADE" è composta da giovani musicisti campani uniti dalla voglia di realizzare un ambizioso progetto: ricreare le mitiche atmosfere delle marching brass band (fanfare marcianti), molte attive in quella culla del jazz che fu New Orleans verso la fine del XIX secolo. La musica di queste band nasce dalla fusione della fantasia dei negri che suonavano in maniera più rozza, più violenta, in cui si avvertiva l’eco degli spirituals, dei work song, dei blues e del ragtime, e della concretezza dei creoli, inclini alla musica europea, specialmente francese e che avevano imparato la musica sotto la guida di preparati maestri. La Salerno street parade è uno dei pochi gruppi italiani tendente a riprendere in maniera fedele queste tradizioni. "ROSSO BAND", formazione di Word Music, dal sound particolare, afronapoletano, "rosso" dal colore dei capelli del fondatore ed ispiratore, Tonino Mauriello. La musica della Rosso Band risente di varie influenze e ricerche: unisce i suoni della tradizione popolare del Sud Italia, a quella di alcune regioni dell’Africa sub-equatoriale e dell’America Latina. Originale espressione musicale, internazionale, figlia delle mescolanze sociali e culturali che fonde sapientemente la "Tarantella napoletana" con il "Mkondro", famoso nell’Africa Sud-Est, la "Tammuriata", forma di espressione contadina tipica campana, con lo "Shakasha", tipico delle isole Comore (Oceano Indiano). "Domenica", invece, si esibiranno: "I DAZZLE" cover band rockabilly, composta da 5 elementi: basso, batteria, piano elettrico, chitarra, voce. Nelle loro performances curano molto l’aspetto scenico, con l’intento di trasmettere l’energia della musica anche attraverso l’immagine, utilizzando anche diversi abiti. Nel novembre del 2005 hanno registrato il primo cd. "DIAMA AFRICA" (che vuol dire pace in Africa) gruppo di giovani musicisti senegalesi accompagnati da una ballerina, che si esibiranno in percussioni, canti e danze africane. Il leader del gruppo,Abdoulaye Ba, ha inciso alcuni CD nel suo paese ed in Italia ha partecipato a numerosi festival Multietnici. "IL GLOBAL MAGMA SOUND", band emergente del casertano, che si propone di diffondere il reggae, il dub e strumenti popolari campani con il cantato dialettale. I brani proposti sono tutti originali e trattano tematiche sociali come l’immigrazione, la povertà, la rabbia dei giovani dei quartieri periferici. Allo spettacolo dal vivo si aggiunge il dj set dance hall che unisce tutti nella danza del reggae. Giallurussu é lu culure comu lu sule, comu lu core Unu é fuecu e l'autru é amore pe la gente ca ene a cantare |