Nick: mir Oggetto: oppio Data: 20/6/2006 23.49.32 Visite: 174
Qualche volta guardami. E' una preghiera ma anche una minaccia. Ti scasso la faccia se mi escludi. Lo so, qui, è tutto un gioco. Un momento ti amo e un momento dopo non esisti. Ma basta, m'hai rotto il cazzo. Ci sono e lo sai che sto dall'altra parte dei tuoi pensieri. Dì la verità che sono solo io a darti quella sicurezza che non avresti. Oh! Certo! Adesso è il momento che non esisto e guardi di là. Ma fottiti. Che fai? Ancora non mi guardi? Dài ti perdono. Sei sempre la parte interna della mia anima. Ricordi? Sei l'essenza delle parole che dico ma soprattutto di quelle che ancora dovrò dire. Dài, un sorriso. Un piccolo, stupido sorriso. Troppo? Uno sguardo, mi accontento di un fottuto sguardo. Qualcosa che schiari quest'anima che si agita in un nero denso come la pece. Niente eh? Fanculo. Sì fanculo. D'ora in poi non ci sarai più in me e nelle cose che scrivo. Guarda, ti sto già cancellando. Addio ha ha ha. Che fai? Ti giri adesso? Troppo tardi. Però, quegli occhi. Quegli occhi non sono tuoi lo sai? Sono miei da quando mi hanno incontrato. C'è da chiedersi perchè sto sentimento somigli così tanto all'odio. Ci sono tutti gli elementi: istinto alla prevaricazione, rancore e ossessione. Vabbè adesso poggi le labbra sulle mie. Le tue labbra sono droga. Lo sai? Vai così piccola. Vai così. Se la religione è l'oppio dei popoli, il desiderio è il mio.
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