Nick: Gen[i]oma Oggetto: re:cmq... Data: 20/1/2004 19.7.29 Visite: 37
senza sembrare latonico posso di sicuro affermare che ci sono cose che sappiamo a prescindere dalle etichette linguistiche. mi pare che si la didattica distingua in: significato segno e significante (da prendere ocn assoluto beneficio del dubbio) quello che ci consente il ragionamento credo sia il significato, il significante (parola attribuita al significato) e il segno (l'insieme di significato e significante), invece, sono utili nel processo di comunicazione..... ora, pur ammettendo che uno scarso vocabolario impedisca la fluidità del pensiero, la lingua evolve proprio per inseguire i penieri e gli oggetti privi di significante. il processo è in evoluzione e dubito che anche la più primitiva delle tribù sia aliena al concetto di scambio, quindi mercato, economia. anche gli indigeni sono in grado di stabilire, pur se su proprie funzioni di utilità, se è conveniente scambiare banane con collanine di legno! è vero che spesso si cela dietro linguaggi incomprensibili una scarsa utilità degli "oggetti" economici, in finanza c'è un'eslosione di termini assurdi...tant'è che la gente ci appizza un'esplosione di solidi, ma se la funzione delle parole difficili fosse anche quella di scoraggiare chi non ha le competenze tecniche per comprendere? |