Il Mondiale tedesco di Graham Poll è finito al 93' di Croazia-Australia. La clamorosa svista nel corso del match di giovedì, con la mancata espulsione del difensore croato Simunic dopo due ammonizioni e la cacciata nel finale al terzo giallo (mai accaduto prima nella storia dei Mondiali), potreva avere conseguenze ben più gravi per il regolare procedimento della fase finale. L'Australia, infatti, se l'errore gli avesse procurato un danno (l'eliminazione tanto per intenderci) avrebbe potuto chiedere la ripetizione della gara per errore tecnico dell'arbitro. E con un calendario così fitto sarebbe stato un problema. A poco serve che l'arbitro inglese avrebbe ammesso l'errore: secondo il delegato Fifa Thomas Von Ubrisky Poll avrebbe inserito nel referto di fine gara i tre cartellini gialli sventolati a Simunic. Per von Ubrisky non ci sono i termini per un reclamo e nemmeno per un reclamo tecnico da parte della Fifa: "Si tratta solo di un errore su cartellino giallo - spiega - il risultato della partita non sarebbe cambiato". Ogni ulteriore decisione sul referto dell'arbitro verrà presa a Berlino dalla Fifa.
Era, invece, stata fatta rigiocare Uzbekistan-Bahrein, gara di qualificazione ai Mondiali del 2006, per un errore tecnico dell'arbitro. Sull'1-0 per i padroni di casa (poi risultato finale), infatti, il giapponese Yoshida fischiava un rigore per l'Uzbekistan che Djeparov trasformava con alcuni suoi compagni in area: a quel punto l'arbitro, invece di ordinare la ripetizione del tiro dal dischetto, assegnava un calcio di punizione al Bahrain. La gara venne ripetuta e l'Uzbekistan ci rimise, visto che pareggiò 1-1 e venne eliminato dagli avversari.
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