Nick: siddharta Oggetto: Montagne di silenzi Data: 25/1/2004 12.46.25 Visite: 113
Il collo della bottiglia sembrava si stringesse per non far scendere più quelle due dita di birra che, sembravano incollate al culo dil vetro. Eppure se le guardavi quelle due dita di birra c’erano e si muovevano. Tutto sembrava beffare Giocondo, questo era il suo nome. Si chiamava così perché quando nacque era bello e pacioccone nel viso, tanto che suo padre, senza ripensamenti, decise di chiamarlo Giocondo. Quando aveva quindici anni si innamorò di una che prendeva il bus con lui alla piazza Umberto I per andare a scuola. Ogni sera apensava come fare la mattina dopo a trovare una scusa, un qualcosa, un pretesto per dire qualcosa a lei. Si chiamava Daniela e aveva degli occhi neri che Giocondo sognava di fissare per almeno un munuto di seguito. Pensava che gli sarebbe bastato un giusto minuto….. guradarla dritto negli occhi per svuotarci dentro tutto quello che sentiva. Immaginò come un fascio di luce che partiva dalla sua anima attraverso i suoi occhi , filtrava in quelli di lei e scendeva fino infondo alla sua di anima. Ma un minuto? Quando mai sarebbe capitato di guardare un estranea negli occhi per un minuto di seguito?. Una mattina si trovaroro sulla fermata del bus lui, lei poco distante e due signore di mezza età a pochi metri. Lei si avvicina a lui e dopo poco gli dice: " Scusa sai se c’è sciopero dei pulmann stamattina?…..avevo sentito qualcosa ieri , eppoi non vedo nessuno qua …" Lui rispose con molto ritardo e sapendo di sbagliare la sua risposta molto prima che le stesse parole gli fossero uscite dalla bocca, infatti : " No c’è sciopero forse! " Che cazzo significa …no c’è sciopero forse? E’ quello che pensò subito dopo, appena lei perplessa ringraziò e si allontanò. Fu quello l’inizio, l’ inizio del suo primo amore durato a lungo e finito presto. Quelle due dita di birra proprio non volevano staccarsi dal culo della bottiglia quella sera mentre Giocondo pensava che aveva conosciuto molte donne nella sua vita, ma mai era riuscito a guardare come voleva per un minuto intero negli occhi nemmeno mezza di quelle . L’altro ieri ha comprato un telefonino nuovo e la commessa gli spiegava che l’apparecchio possedeva, tra le altre cose, una funzione che tramite raggi infrarossi permetteva di scaricare tutti i dati del telefonino ad un computer o addirittura ad un altro cellulare. Questa cosa lo colpì,. Pensò che gli uomini spesso riescono a fare con le cose quello che non riescono avfere con se stessi. Un minuto! A volte basterebbe guradare negli occhi chi si ha difronte per un minuto per eviatre che col tempo evaporino montagne di silenzi.
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