Tutti col fiato sospeso per la finale mondiale dell’Italia.
Tantissimi i maxischermi allestiti nelle piazze
L’attesa. Speranze, timori, certezze. Nei bar, nelle piazze, nei circoli, nelle famiglie non si parla d’altro. La finale per il mondiale è ormai questione di ore e tutti sperano ardentemente che la serata del 9 luglio 2006 possa essere celebrata all’insegna dell’entusiasmo e ricordata per decenni, com’è stato per Spagna ’82. Vigilia dedicata alle previsioni ed ai pronostici: «La Francia farà la fine della Germania...», «Bisogna fare attenzione a Zidane....», «È possibile che finisca ai calci di rigore...». Chi giocherà? «Lippi confermerà la formazione che ha sconfitto i tedeschi...», «Giocherà Toni o Gilardino?....» e, «De Rossi, entrerà all’inizio o in corso di partita?». E si andrà di questo tono fino alle 19,30, quando tutti gli italiani, tifosi e non, amanti del calcio e perfino quelli nauseati dalle vicende di «moggiopoli», si accomoderanno davanti ai teleschermi. Alle 20 scatteranno le telecronache. Molti le seguiranno in casa propria o nei circoli, nei ristoranti, nei cinema. Chi preferisce un clima più...torrido sceglierà la piazza, quella che in ogni città, paese e borgo è stata scelta per installarvi un maxischermo. Nel capoluogo c’è l’imbarazzo della scelta tra Prato Giardino o Piazza del Teatro; a Civita Castellana la Pro Loco ha deciso di collocarne uno in Piazza Matteotti. Così a Tuscania, Bolsena ed a Montefiascone in Piazza Vittorio Emanuele. Naturalmente, quanto meno nelle zone adicenti, bar e pizzerie aperte. Qualcuno si è industriato ed andrà a vendere panini, bibite, gelati e noccioline nel bel mezzo della mischia. Poi il fischio d’inizio della partita. Comincia il batticuore, una condizione fisica che molti cercheranno di attenuare facendo un tifo da stadio, incoraggiando gli azzurri come fossero in grado di ascoltare urla, cori, incitamenti. Ogni angolo della città è imbandierato, il tricolore sventola su terrazzi e finestre. La speranza? Quella che, al termine di 90’ di gioco, di una partita sicuramente intensa, combattuta, gli azzurri possano conquistare per la quarta volta l’alloro mondiale. Per poi andare a festeggiare il successo scendendo in strada con auto, motorini e perfino camion, con bandiere e clackson. Per celebrare alla maniera del tifoso una vittoria che, oltre tutto, servirebbe a cancellare tutte le brutture vissute recentemente dal calcio italiano.
Forza Azzurri!!!!!


p.s. nun voje' sap' nient..
è
a' nost..a copp'.
siamo incapaci
"no, no, nun dicere sì sì ho capito e poi nun hai capit' nient'"