Nick: Rambov` Oggetto: Finalmente Processati Data: 20/7/2006 8.48.56 Visite: 128
DEVASTAZIONI DELL'11/3 A MILANO: 18 CONDANNE A 4 ANNI |
MILANO - Quattro anni di reclusione.
E' questa la pena inflitta dal Gup Giorgio Barbuto, con rito abbreviato, a 18 dei giovani accusati delle devastazioni avvenute l'11 marzo in corso Buenos Aires a Milano. Nove imputati sono stati assolti mentre due hanno patteggiato per reati minori.
I patteggiamenti sono stati uno a 1 anno di reclusione, l'altro a 50 euro di ammenda. Tutti i giovani condannati sono stati posti dal gup agli arresti domiciliari dopo aver trascorso oltre quattro mesi rinchiusi a San Vittore. Gli altri o erano gia' liberi o sono stati rimessi in liberta'.
L' avvocato Mirko Mazzali, che difende 16 delle persone finite sotto processo e che ha visto assolvere sei dei suoi assistiti, ha sottolineato che ''questo e' solo il primo grado di giudizio'' e si e' detto in parte soddisfatto perche' ''complessivamente ci sono state nove assoluzioni. Attendiamo di leggere le motivazioni poi presenteremo comunque appello rispetto alle condanne''.
CORTEO DA PALAGIUSTIZIA DOPO SENTENZA Un corteo, composto dai giovani dei centri sociali, amici e genitori delle persone condannate e di quelle assolte oggi a Milano per i disordini dell' 11 marzo scorso in corso Buenos Aires, e' partito dal palazzo di giustizia di Milano dove questa mattina il gup Giorgio Barbuto ha letto la sentenza. Il corteo, circa 200 persone, si e' diretto verso piazza Fontana. Non si sa se raggiungera' il carcere di San Vittore dove per oltre quattro mesi sono stati detenuti circa una ventina dei partecipanti agli scontri.
CASTELLI,FINALMENTE SENTENZA EDUCATIVA ''Finalmente una sentenza che ritengo non solo giusta, ma anche educativa''. Cosi' il presidente dei senatori della Lega Nord, Roberto Castelli, commenta la notizia della pena a quattro anni di reclusione inflitta a diciotto dei giovani accusati delle devastazioni avvenute l'11 marzo scorso in corso Buenos Aires a Milano. ''Tutti quei facinorosi che pensavano di ottenere l'immunita' per il semplice fatto di devastare una citta' quali esponenti di sinistra - prosegue Castelli - ricevono oggi una severa lezione. Spero che i magistrati di Genova che stanno svolgendo il processo sul G8, dove tra gli imputati i componenti delle forze dell'ordine sono piu' dei teppisti, tengano conto di questa sentenza''.
UN PADRE, MI VERGOGNO DEI GIUDICI ''Mi vergogno del fatto che ci siano dei giudici che dicono che mio figlio e questi ragazzi inquinano le prove, sono pericolosi socialmente, disprezzano la vita umana e possono reiterare il reato, quando leggiamo sui giornali che i signori del Sismi e il signor principe di Savoia a pochi giorni dagli arresti sono ritornati liberi''. Commenta cosi' a caldo la sentenza di questa mattina Giancarlo Pagani, libero professionista dell' hinterland milanese e padre di uno dei ragazzi condannati a 4 anni di reclusione per i disordini dello scorso 11 marzo in corso Buenos Aires. Giancarlo Pagani ha spiegato che ora lui e gli altri genitori scriveranno una lettera al Presidente Napolitano, al presidente del Consiglio Romano Prodi e ai presidenti di Camera e Senato, Bertinotti e Marini, ''per manifestare la nostra amarezza perche' questa sentenza e' totalmente ingiusta''.
LETTERA DEI GENITORI ALLE ISTITUZIONI: SENTENZA DEVASTANTE I genitori dei 29 imputati per i fatti dell'11 marzo in corso Buenos Aires, a Milano, hanno inviato questa mattina una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al presidente del Senato Franco Marini, al presidente della Camera Fausto Bertinotti e al guardasigilli Clemente Mastella, in cui giudicano "devastante" la sentenza che oggi ha condannato 18 attivisti dei centri sociali a 4 anni, ne ha assolti nove mentre due hanno patteggiato. "La lettura della sentenza - così recita la lettera - ci ha confermato i timori che, in questi quattro mesi, abbiamo più volte manifestato. Condannare delle persone a 4 anni senza prove per concorso morale in devastazione e saccheggio ci fa rabbrividire, non solo come genitori ma anche come cittadini. Siamo molto preoccupati per una sentenza devastante per la nostra Costituzione e che va contro i diritti della persona. Continueremo a lottare perché sia fatta giustizia". Da ormai un'ora nel piazzale davanti l'uscita del carcere di San Vittore si sono raccolti una quarantina di attivisti dei centri sociali e numerosi genitori che attendono l'uscita dei ragazzi dalla casa circondariale. Alcuni di loro esprimono insofferenza per la lunga attesa.
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ke dire di +? Rabbrividiamoooo! -_o
ah! Castelli sei un idiota! Ed ecco arriva l'alba, so che è qui per me, meravigliosa come a volte ciò che sembra non è... MeGlIo FrOcIo Ke FaScIsTa! ..:: BlackGarden ::.. |